Piazza Affari chiude una seduta brillante +0,81%, 21.001 punti, pur rallentando nel finale. Il mercato premia la soluzione “Intesa” per banche venete e i titoli bancari ne traggono vantaggio. Il titolo più esuberante però è Ynap 8,73%, a causa delle notizie diffuse da un media cinese, secondo il quale Alibaba sarebbe in contatto con la società di vendite online di prodotti di lusso, per siglare una partnership o per acquistare una quota del capitale. Debole Stm, -3,28%, con lo stacco della cedola.
Ben intonate le altre pazze europee: Madrid +0,62%; Parigi +0,56%; Londra +0,31%; Francoforte +0,29%.
Wall Street apre positiva, ma cambia umore a metà seduta, con il petrolio che fallisce il rimbalzo e i tecnologici deboli. In questo momento Dow Jones e S&P 500 crescono, mentre il Nasdaq cede lo 0,1%.
Il Brent viaggia in altalena e alla fine risulta piatto: -0,07%, 45,51 dollari al barile. Tonfo per l’oro: -1,08%, 1243,387 dollari l’oncia.
Poco mosso il rapporto euro dollaro; la moneta unica rosicchia lo 0,06%, 1,12.
Positivo l’obbligazionario: lo spread fra decennale italiano e tedesco scende dello 0,72%, a 164.70 punti; il rendimento si ferma a 1,9%. Nomura però osserva: “La risoluzione delle banche venete può essere temporaneamente di sostegno per i Btp in quanto fornisce una qualche certezza nel breve termine a queste istituzioni. Detto questo è un evento che la dice lunga sui problemi sottostanti del settore bancario”.
In ogni caso oggi le banche brindano alla via d’uscita individuata. Sul Ftse Mib Intesa guadagna il 3,52%; Banco Bpm +3,79%; Bper +2,63%; Mediobanca +3,21%; Unicredit +2,22%; Ubi +1,98%.
Ben intonata Azimut, +1,5%, che ha acquisito la Sdb, società di asset management fondata a Lugano nel 2008 e con asset under management per 451 milioni di euro.
In rialzo Cnh +1,48%; Buzzi +1,08; Enel +1,06%. Il lusso, trascinato da Ynap, cresce con Salvatore Ferragamo +0,97% e Moncler +0,95%.
Scende Telecom -1,1%. Secondo due fonti di Reuters, Open Fiber è vicina a un accordo con Acea per utilizzare l’infrastruttura della utility romana per la posa della banda ultra larga nella Capitale.
Deboli Leonardo -0,91% e Prysmian -1,28%. Perdite frazionali per Ferrari, -0,25%, e Fca -0,31%.
Fra i petroliferi, rialza la testa Saipem +1,13%.
Fra le small e mid cap: Banca Intermobiliare fa un salto dell‘13,77%. La società, controllata da Veneto Banca, non finisce sotto l’ombrello di Intesa e i commissari liquidatori dovranno trovare una modalità per valorizzarla. Negli ultimi tre mesi aveva perso quasi il 20% in borsa.
Forte rialzo per Tas, +11,57%, uscita dalla black list di Consob. In controtendenza con il settore bancario: Banca Carige -4,49%.