I nuovi 730 precompilati andranno rispediti all’Agenzia delle Entrate a partire dal primo maggio. E’ questa la principale novità contenuta in una nota pubblicata ieri dal Fisco. Le dichiarazioni saranno disponibili sul sito dell’Agenzia a partire dal 15 aprile e i contribuenti, dopo aver controllato i dati già scritti nel modulo e aver apportato eventuali modifiche o integrazioni, dovranno presentare ufficialmente il 730 entro il 7 luglio.
Ma come ci si deve comportare con le nuove dichiarazioni? Dopo aver ottenuto il via libera del Garante per la Protezione dei dati personali, ieri la numero uno del Fisco, Rossella Orlandi, ha firmato un provvedimento che spiega le procedure cui dovranno attenersi Caf, sostituti d’imposta (datori di lavoro o enti previdenziali) e professionisti abilitati (consulenti del lavoro, dottori commercialisti, ragionieri e periti commerciali) per ricevere i 730 precompilati dei loro assistiti (la nuova forma della dichiarazione riguarda solo i lavoratori dipendenti e i pensionati che l’anno scorso hanno presentato il 730 o il modello Unico con le caratteristiche del 730). Chiariti anche diversi aspetti su come i contribuenti potranno presentare da soli la propria dichiarazione.
CAF, SOSTITUTI D’IMPOSTA E PROFESSIONISTI
Chi offre assistenza fiscale deve ricevere dal contribuente una delega (che dovrà contenere codice fiscale e dati anagrafici del contribuente, anno d’imposta cui si riferisce il 730 precompilato e data di conferimento della delega, oltre all’indicazione che l’autorizzazione si estende anche alla consultazione dell’elenco delle informazioni attinenti la dichiarazione) e formulare online una specifica richiesta (a questo scopo sarà sufficiente inviare il codice fiscale del contribuente assistito, alcuni dati inerenti la delega ricevuta e alcune informazioni desunte dalla dichiarazione relativa all’anno d’imposta precedente). Gli accessi ai modelli saranno tracciati e l’Agenzia controllerà la correttezza delle deleghe, sia intervenendo nelle sedi sia richiedendo a campione le copie dei documenti.
Caf, professionisti e sostituti d’imposta acquisiranno le deleghe per l’accesso al 730 precompilato insieme alla copia del documento d’identità del diretto interessato su carta o su formato elettronico. Un percorso più rapido è previsto per chi possiede utenza e password personali per accedere al sistema informativo aziendale del sostituto: il contribuente in possesso delle credenziali, infatti, potrà utilizzarle per conferire la delega. “Le deleghe acquisite dovranno essere riportate in un registro cronologico ad hoc, che indica numero progressivo e data della delega, codice fiscale e dati anagrafici del delegante, estremi del suo documento d’identità – precisa il Fisco –. A questo proposito, ogni struttura individuerà uno o più responsabili per la gestione delle deleghe”.
PRESENTAZIONE DIRETTA DEL CONTRIBUENTE
Per i cittadini che decideranno di gestire in autonomia la propria dichiarazione, invece, il Fisco prevede che l’accesso al documento avvenga dall’area autenticata del sito dell’Agenzia con username e password Fisconline o, in alternativa, con le credenziali rilasciate dall’Inps.
Quanto alla gestione pratica del 730, l’Agenzia specifica che il contribuente, “una volta entrato nel sistema, dopo aver verificato i dati proposti dalle Entrate, potrà accettare, modificare o integrare la propria dichiarazione. Anche il contribuente che non ha un sostituto d’imposta che possa effettuare il conguaglio (per esempio, chi ha perso il lavoro nel 2015), può accedere al 730 precompilato e, in tal caso, può versare le somme eventualmente dovute con l’F24, che sarà reso disponibile già compilato, oppure indicare il conto corrente bancario su cui ricevere l’eventuale rimborso. Il contribuente potrà, inoltre, consultare la dichiarazione presentata e l’elenco dei soggetti delegati ai quali è stata resa disponibile, oltre che ricevere eventuali comunicazioni sul proprio 730 precompilato semplicemente inserendo un indirizzo di posta elettronica valido”.
Per quel che riguarda i tempi, l’Agenzia annuncia che “a partire dal primo maggio i cittadini interessati potranno inviare telematicamente la dichiarazione accettata, modificata o integrata. Entro cinque giorni otterranno la ricevuta con il numero di protocollo telematico del file inviato. Sarà poi compito delle Entrate rendere disponibili ai sostituti d’imposta i risultati contabili delle dichiarazioni per il riconoscimento del rimborso o per l’effettuazione delle trattenute direttamente nella busta paga o nella rata di pensione. Nel caso in cui non sia possibile fornire al sostituto il risultato contabile, l’Agenzia informerà il contribuente sia tramite un avviso nell’area autenticata, sia via email. Qualora, invece, il sostituto che riceve il risultato contabile non sia tenuto ad effettuare operazioni di conguaglio, comunicherà in via telematica all’Agenzia il codice fiscale dell’interessato. In queste due ipotesi, il cittadino potrà, sempre attraverso l’area autenticata dei servizi telematici dell’Agenzia, presentare un 730 integrativo modificando esclusivamente i dati del sostituto d’imposta o indicandone l’assenza o, in alternativa, rivolgersi a un Caf o a un professionista abilitato”.
TUTELA DELLA PRIVACY
Sul versante privacy, infine, “il contribuente potrà sapere chi ha avuto accesso ai propri documenti tramite funzionalità dedicate, disponibili nell’area autenticata del sito dell’Agenzia delle Entrate”, scrive il Fisco, assicurando che la sicurezza dei canali telematici dell’Agenzia delle Entrate “è garantita dalla loro cifratura mediante meccanismi standard e protocolli aggiornati alle più recenti versioni. Data la specificità dei dati e la loro rilevanza, sono assicurati adeguati livelli di sicurezza del Sistema informativo della fiscalità. A ulteriore garanzia, il Sistema di Gestione della Privacy è strettamente integrato con il Sistema di Gestione per la Sicurezza delle Informazioni. Inoltre, gli accessi all’Anagrafe Tributaria da parte di ciascun sostituto d’imposta, Caf e professionista abilitato saranno tracciati, mentre specifici alert segnaleranno comportamenti anomali o a rischio. L’Agenzia, inoltre, effettuerà verifiche periodiche, anche con controlli a campione, sull’idoneità delle misure di sicurezza adottate da parte di questi operatori che si impegneranno, con apposita dichiarazione, al rispetto dei canoni della pertinenza e della non eccedenza nel trattamento dei dati”.