Il 2024 sembra destinato a diventare l’anno più caldo mai registrato, superando persino il rovente 2023, che fino a oggi deteneva il record assoluto. Le temperature globali sono in continua ascesa, e i primi sette mesi dell’anno hanno già mostrato un chiaro trend verso un nuovo, preoccupante primato. Le proiezioni per i prossimi mesi, basate sui dati dell’agenzia meteo europea Copernicus, non lasciano spazio a dubbi: il 2024 potrebbe segnare una nuova, allarmante tappa nell’escalation del riscaldamento globale.
Luglio 2024: il mese più caldo dopo il 2023
Luglio 2024 ha infranto quasi tutti i record, diventando il secondo luglio più caldo mai registrato, subito dopo quello del 2023, che detiene anche il titolo di mese più caldo di sempre. Questo mese ha segnato inoltre i due giorni più caldi mai registrati, confermando una tendenza al riscaldamento globale che sembra inarrestabile. Sebbene luglio 2024 abbia interrotto una serie di 13 mesi consecutivi in cui ogni mese stabiliva un nuovo record di temperatura, l’intensità del caldo registrato è un segnale chiaro dell’aggravarsi della crisi climatica.
Temperature a confronto: il 2024 pronto a battere ogni record
Nei primi sette mesi del 2024, la temperatura media globale sulla superficie terrestre è stata di 0,70°C superiore alla media trentennale di riferimento (1991-2020), e di 0,27°C più alta rispetto allo stesso periodo del 2023. Per evitare che il 2024 superi il record di caldo dell’anno scorso, secondo Copernicus, la temperatura media dei prossimi cinque mesi dovrebbe scendere di 0,23°C. Una possibilità remota, considerando i trend climatici degli ultimi decenni. Questo rende quasi inevitabile che il 2024 si affermi come l’anno più caldo di sempre, aggravando ulteriormente gli effetti già visibili del cambiamento climatico.
E non è tutto: negli ultimi 12 mesi, da agosto 2023 a luglio 2024, la temperatura media globale è stata di 1,64°C superiore ai livelli pre-industriali (1850-1900). Questo significa che, nell’ultimo anno, abbiamo costantemente superato il limite di 1,5°C stabilito dall’Accordo di Parigi e dalla Cop26 di Glasgow.
Weekend infuocato in Italia: picchi fino a 40 gradi
Nel frattempo, l’Italia si prepara ad affrontare un fine settimana di caldo estremo, con temperature che toccheranno i 40 gradi in diverse città del Centro e del Sud. Gli esperti prevedono che sarà il weekend più caldo dell’anno, con l’anticiclone africano che intensificherà ulteriormente questa morsa di calore. Il ministero della Salute ha già emesso un’allerta di bollino rosso per diverse città, tra cui Perugia, Roma, Brescia, Campobasso, Frosinone, Latina, Firenze, Palermo e Rieti. Bollino arancione, invece, per altre 11 città: Bologna, Bolzano, Civitavecchia, Genova, Messina, Napoli, Torino, Trieste, Venezia, Verona e Viterbo.