Per la prima volta il simbolo del low-cost nel mondo comincia a traballare. Dopo 20 anni di presenza attiva e proficua in Italia, Ikea registra nel 2012 il primo fatturato in calo (-2,6%, 1,6 miliardi di euro).
“La pressione sui consumi derivante dalla crisi si fa sentire anche per noi – ha detto l’amministratore delegato di Ikea Italia Lars Petterson – Anche i primi mesi del 2013 segnano ricavi in leggero calo ma non intendiamo toccare gli investiment e i livelli occupazionali che a oggi viaggiano sugli oltre i 6.200 dipendenti”. In controtendenza il settore dell’alimentazione, che nel 2012 è cresciuto dell’1,9% su base annua nonostante gli scandali sulla qualità di alcuni degli alimenti venduti.
“I nostri obiettivi” – ha proseguito Petersson – riguardano la sostenibilità. Vogliamo fare un passo avanti in quella direzione e questo sia aiutando i clienti a vivere una vita più sostenibile a casa, sia puntando all’indipendenza energetica, al risparmio delle risorse, alla raccolta differenziata”. Intanto è in arrivo il 21esimo punto vendita italiano, che aprirà a Pisa tra circa un anno.