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Ignazio Rocco di Torrepadula

Imagoeconomica

Credimi oppure no? Dispiace che una delle più brillanti fintech italiane come Credimi di Ignazio Rocco di Torrepadula, nata nel 2015 su un modello online di business innovativo e con l’idea di fare credito alle Pmi a tassi simili a quelli delle grandi imprese, sia ingloriosamente finita in liquidazione. L’hanno uccisa gli alti tassi, la mancanza di una licenza bancaria e il declino delle cartolarizzazioni. La stretta monetaria della Bce ha preso in contropiede Credimi e nemmeno un timoniere esperto come Rocco di Torrepadula poteva salvare la nave dalla tempesta. “C’è un grande rammarico – dice ora il fondatore di Credimi – per l’esito di una vicenda che ci ha appassionato tanto e per tanti anni ma non avere una licenza bancaria ci ha penalizzato moltissimo”. Peccato, ma quando una società tanto innovativa finisce in default qualche autocritica per l’eccesso di rischio e forse di spericolatezza forse non stonerebbe.

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