Per ridurre la dipendenza dal gas russo, l’Europa punta sull’idrogeno verde, ossia quello prodotto senza l’uso di combustibili fossili. Lo ha annunciato Ursula von der Leyen, presidentessa della Commissione europea, anticipando oggi alcuni punti del nuovo piano “REPowerEU” che sarà presentato domani.
“L’idrogeno verde è essenziale per porre fine alla dipendenza dell’Europa da un fornitore di energia inaffidabile e pericoloso come la Russia”, ha detto la numero uno dell’esecutivo comunitario in un videomessaggio inviato al Central European Hydrogen Technology Forum “H2Poland” in corso a Poznan, in Polonia.
Idrogeno verde: raddoppiati i target al 2030
“Ecco perché – ha aggiunto – nel nuovo piano REPowerEU abbiamo raddoppiato il nostro obiettivo per il 2030 di produrre ogni anno 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile nell’Ue. E importeremo anche altri 10 milioni di tonnellate dall’estero: così potremo sostituire fino a 50 miliardi di metri cubi all’anno di gas russo importato”.
Lo scorso 6 maggio, a Barcellona, la presidentessa della Commissione aveva parlato per la prima volta dell’obiettivo di sostituire con l’idrogeno un terzo del gas importato dalla Russia per i bisogni energetici dell’Ue, ovvero 50 miliardi di metri cubi all’anno su un totale di circa 150 miliardi di metri cubi.
Verso un’infrastruttura integrata del gas e dell’idrogeno
“Domani la Commissione adotterà un pacchetto normativo per l’idrogeno verde – ha detto ancora Von der Leyen – Quindi, saranno predisposti i principali parametri normativi per il completamento di un’infrastruttura integrata del gas e dell’idrogeno, comprese le infrastrutture portuali e di stoccaggio. Con l’attuale aumento dei prezzi del gas, l’idrogeno verde può già essere più economico dell’idrogeno grigio. Il nostro obiettivo è portarne il costo al di sotto di 1,8 euro al chilo entro il 2030”.
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