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ICE vola a Hong Kong per gioielli e preziosi Made in Italy

L’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane è presente in questi giorni all’International Jewellery Show per promuovere, attraverso una Collettiva Italiana, le eccellenze italiane nel settore.

ICE vola a Hong Kong per gioielli e preziosi Made in Italy

È stata inaugurata lo scorso martedì, presso l’Hong Kong Convention & Exhibition Centre a Wanchai, la 30° edizione della Hong Kong International Jewellery Show, manifestazione leader del settore che porta in scena, fino al 9 marzo, l’eccellenza della gioielleria mondiale in un palcoscenico di importanza strategica per l’intera area Asia-Pacifico, tanto da rappresentare la seconda fiera più grande al mondo per il settore di gioielli e oreficeria. Anche per questa edizione l’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane ha organizzato, su di una superficie espositiva di circa 1400 mq., una Collettiva Italiana con la presenza di 148 imprese di diverse tipologie, da quelle artigiane a quelle industriali, espressione dei principali distretti produttivi italiani e di una variegata produzione di eccellenza.

La manifestazione ha cadenza annuale ed è coordinata dall’Hong Kong Trade Development Council in collaborazione con le maggiori associazioni di categoria locali e cinesi. I principali canali distributivi locali sono rappresentati da grossisti e dettaglianti che svolgono attività di importazione diretta mentre si moltiplicano, nei centri commerciali, le gioiellerie che offrono una gamma completa di gioielli ed accessori abbinati alle tendenze ed allo stile dell’abbigliamento proposto.

Grazie all’assenza di dazi, restrizioni al commercio e investimenti esteri, le importazioni  continuano ad avere un peso crescente ad Hong Kong: nei primi dieci mesi del 2012 l’Italia si è, infatti, posizionata al sesto posto nella graduatoria dei fornitori di gioielli nel mercato locale, con una quota di mercato del 5,1%, laddove svettano Cina (42,1%) e India (15,4%). Un ulteriore segnale di come sia quanto mai importante sostenere le imprese esportatrici del Made in Italy anche attraverso queste iniziative di promozione: nel delicato momento storico che stiamo vivendo, è dalla competitività, in primis culturale, nel mercato globale che dipende il futuro del nostro sistema economico nel suo complesso.

 

 

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