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Ibra e Cavani, l’Italia sogna il gran ritorno

Tempo di sosta, tempo di calciomercato. Perché se è vero che la stagione attuale è ancora nel pieno, è altrettanto vero che la prossima si prepara già da adesso. E così le società tengono un occhio sul campo e uno sulle trattative, pronte a cogliere l’opportunità giusta in anticipo sulla concorrenza. Il discorso vale soprattutto per gli allenatori, grandi protagonisti di questa fase del mercato: se per i giocatori, infatti, i movimenti arrivano più tardi (ma anche qui, come vedremo tra un attimo, ci sono delle eccezioni), per i tecnici il momento caldo è questo. 

EUROPA E ITALIA

Non a caso le big europee si sono già attivate da tempo: è il caso dei due club di Manchester (allo United andrà Mourinho, al City Guardiola), del Chelsea (Conte) e del Bayern Monaco (Ancelotti). Per il resto molto dipenderà dai risultati, gli unici in grado di stabilire conferme o esoneri. In Italia, per esempio, c’è ancora da dirimere la questione Mihajlovic, legato al Milan fino al 2017 ma legato a un finale di stagione che deciderà la sua sorte. Dovesse arrivare la Coppa Italia, Berlusconi dixit, ci sarà la riconferma, viceversa assisteremo all’ennesimo cambio della guardia, con Sinisa che si muoverà verso altri lidi (si parla con insistenza della Lazio). 

Scontata la permanenza di Sarri a Napoli, quasi certe quelle di Allegri (la Juve dovrebbe annunciare a breve il rinnovo di contratto fino al 2018), Spalletti (c’è però da vedere chi sarà il nuovo ds al posto di Sabatini) e Mancini (difficilmente Thohir opterebbe per un cambiamento anche in caso di mancata Champions), tutta da verificare quella di Paulo Sousa, il cui rapporto con i Della Valle è tutt’altro che roseo. 

L’ADDIO DI CONTE AGLI AZZURRI

Il toto-allenatore più caldo riguarda però la Nazionale italiana. L’addio di Conte, ufficializzato da lui in persona, lascia libera una panchina che, a parole, vorrebbero tutti ma che poi, nei fatti, stuzzica meno di quanto dovrebbe. Fabio Capello, tanto per fare un esempio, l’ha rifiutata in malo modo, altri grandi tecnici guardano con fastidio a un ruolo molto diverso rispetto al solito, oltre che (e qui, probabilmente, sta il vero problema) meno remunerato. Non a caso i nomi che si fanno sono di “secondo piano”: Donadoni, Di Biagio, Cannavaro non scaldano particolarmente la fantasia del popolo azzurro.

IL NAPOLI ALLA RICERCA

Cosa che invece, sempre a proposito di azzurro, suscita quello di Ibrahimovic, il nuovo sogno della Napoli calcistica. Con Higuain formerebbe una coppia super, se invece dovesse sostituirlo avrebbe tutte le caratteristiche per farlo in modo indolore. Non c’è da stupirsi, insomma, che De Laurentiis ci stia pensando, tanto più che Zlatan lascerebbe Parigi a parametro zero. Ma il problema, paradossalmente, sta proprio qui: la condizione di svincolato fa gola a tanti, anche a chi ha molte più risorse da investire del patron azzurro. Cina, Usa, Qatar preparano assegni d’oro, i club della Premier League inglese (United su tutti) anche: da qui, insomma, la difficoltà maggiore nel rivedere Ibra nella nostra Serie A. Che invece potrebbe riabbracciare Edinson Cavani, l’uomo scelto dalla Juventus per supplire all’eventuale partenza di Morata. La “spada di Damocle” della clausola di ricompra, giusto per citare Marotta, costringe i bianconeri a incrociare le dita e a sperare nella volontà del giocatore, l’unico in grado di dire no a Florentino Perez. Ma siccome fidarsi è bene e non fidarsi è meglio, ecco che la Juve sta sondando l’entourage di Cavani, ricevendo tra l’altro risposte più che positive. Ci si penserà solo tra qualche mese, almeno pubblicamente: sotto sotto, infatti, i lavori sono già in corso d’opera.

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