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Ibm compra Red Hat (Linux) per 34 miliardi

A Wall Street il titolo Red Hat guadagna oltre il 47% – L’affare ha già ricevuto l’ok dei due cda e dovrà passare al vaglio degli azionisti di Red Hat e dei regolatori – È la più grande acquisizione della storia di Ibm

Ibm compra Red Hat (Linux) per 34 miliardi

Ibm annuncia la più grande acquisizione della sua storia, una storia lunga 107 anni. La società di Armonk ha stipulato un accordo con Red Hat, società leader nel comparto open source per il cloud nota soprattutto per il suo sistema operativo per gli ambienti enterprise, Red Hat Enterprise Linux.

L’affare vale 34 miliardi di dollari e, secondo quanto si legge nella nota di Ibm, renderà più facile e veloce il passaggio al cloud computing tra i grandi clienti IT. Ibm diventerà infatti il maggiore provider di cloud ibrido del mondo. Non solo, grazie a questa operazione Ibm si aspetta anche un forte aumento dei ricavi.

Red Hat è un azienda nata nel 1993, nota al grande pubblico proprio per Linux. Col passare dei decenni però, la società si è specializzata anche nelle tecnologie per i servizi cloud. 

L’acquisizione ha già ricevuto l’ok dei consigli di amministrazione di entrambe le società e dovrà adesso passare al vaglio degli azionisti di Red Hat, ma soprattutto degli organi regolatori. In caso di “doppio Sì”, l’operazione si chiuderà nella seconda metà del 2019. 

“L’acquisizione di Red Hat è un’operazione che cambia il mercato…. Ibm diventerà il numero uno mondiale tra i provider di cloud ibrido, offrendo l’unica soluzione di open cloud che permetterà alle aziende di sfruttare tutto il valore del cloud per il loro business”, ha commentato l’amministratore delegato di Ibm, Ginni Rometty in un comunicato.

Come detto, la società di Rommetty sborserà 34 miliardi di dollari, pari a 190 dollari ad azione in contanti, con un premio del 62% rispetto alla chiusura di venerdì del titolo di Red Hat.

Dopo aver ceduto l’1,3% venerdì, sul NYSE le azioni Ibm perdono l’1,3%, mentre il titolo Red Hat guadagna addirittura il 47,43%% (-3,4% venerdì), passando da 116,68, a 171,85 dollari.

(Ultimo aggiornamento: ore 16.00 del 29 ottobre).

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