Nonostante il nono trimestre consecutivo di fatturato in calo, grazie alla ristrutturazione in corso Ibm batte le previsioni degli analisti. Il colosso dell’informatica ha messo a segno fra aprile e giugno un rialzo degli utili pari 28%, mentre i ricavi sono scesi del 2,2%. Il titolo ieri nell’after-hours ha comunque perso poco meno del 2%: i tentativi di trasformazione per stare al passo con un settore IT sempre più orientato al cloud e al mobile non sono bastati per controbilanciare l’andamento della divisione dedicata ai server. Quella del software e dei servizi alle aziende non è invece cresciuta abbastanza per soddisfare il mercato.
La numero uno del gruppo, Virginia Rometty, che mercoledì ha messo a segno una partnership storica con Apple per vendere più iPhone e iPad alle aziende e sviluppare congiuntamente oltre 100 app per professionisti, ha però detto che i risultati dimostrano “ulteriore progressi nella nostra trasformazione”.
Nei tre mesi finiti il 30 giugno scorso Ibm ha registrato utili da 4,14 miliardi di dollari, dai 3,23 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. Sul secondo trimestre del 2013, tuttavia, avevano pesato oneri da ristrutturazione da circa un miliardo di dollari. In termini di utile per azione, il dato è passato a 4,12 dollari da 2,91 dollari. Al netto di voci straordinarie, il risultato è stato di 4,32 dollari, contro attese per 4,29 dollari. I ricavi sono calati a 24,364 miliardi di dollari, comunque meglio del consensus, fermo a 24,13 miliardi.