La combinazione Gaza più Ucraina ha mandato al tappeto il Toro, ormai stanco di suo. A Piazza Affari le vendite hanno preso velocità nel pomeriggio, dopo l’apertura negativa di Wall Street. L’indice Ftse Mib accusa una flessione dell’1,54%, a quota 20.417, uno dei ribassi peggiori. Nel resto d’Europa Londra -0,41%, Parigi -0,7%, Francoforte -11,04%, Madrid -0,63%.
A Wall Street l’indice Dow Jones arretra dello 0,50%, Nasdaq -0,35%, S&P -0,42%. Stasera verranno pubblicate le trimestrali di Netflix e Texas Instrumentsd, ma l’appuntamento più atteso è previsto per domain, giorno dei conti di Apple e Microsoft. Continua l’emorragia della Borsa di Mosca: -2,4%, in ribasso da sei sedute di fila.
Tiene la diga dei Btp: il decennale rende il 2,773%, lo spread è a quota 163. Tra le variabili macroeconomiche di rilievo, si registra anche una risalita del prezzo del petrolio: Wti in rialzo dello 0,8% a 103,9 dollari. L’oro guadagna lo 0,2% a 1.312 dollari. Poco mosso il cambio euro dollaro a 1,352. Risale, e segna un rialzo del 7%, l’indice Vix della volatilità delle opzioni trattate a Wall Street.
Non si arrestano le vendite sui titoli bancari. A Piazza Affari le banche sono cadute nuovamente: Ubi Banca -3,2%, Banca Popolare di Milano -3,3%. Forte ribasso anche per Banca Popolare dell’Emilia Romagna (-2,9%), che pure ha chiuso con successo l’aumento di capitale: pesano le indiscrezioni sull’acquisto di banca Marche. Unicredit ha perso il 2,2%, Intesa Sanpaolo l’1,9%, Monte dei Paschi -1,7%. Mediobanca -1,2%.
In controtendenza Snam (+0,42%). Ancora in denaro Ferragamo +0,32%. Scendono Moncler -1,75%, Yoox -0,71%, Luxottica -1,42%, Tod’s -1,25%. Tra le peggiori blue chip c’è anche World Duty Free (-3,4%). Autogrill -1,9%. Entrambi deboli sui timori di un calo del traffico aereo, il gruppo è presente in molti aeroporti.
Perdite massicce tra le società dell’industria: Finmeccanica ha perso il 2,5%, Cnh Industrial il 2,6%, Fiat l’1,8%, Pirelli -1,7%, Prysmian -0,6%. Giù anche i petroliferi: Saipem ha lasciato sul terreno il 2,2%, Eni -1,4%.
Telecom Italia ha perso l’1,4%. Mediaset -0,7%, dopo che venerdì ha ottenuto il via libera dell’Agcom alla concessione in licenza dei diritti televisivi per il campionato di serie A di calcio.