I vantaggi delle dittature: in Thailandia il ‘Parlamento’ approva un grosso deficit di bilancio
Il colpo di Stato militare che in Thailandia ha portato al potere il generale Prayuth Chan-ocha ha diviso il Paese: chi lamentava lo stallo precedente in cui maggioranza e opposizione si paralizzavano a vicenda, e i fili del governo erano tenuti dal miliardario in esilio Thaksin Shinawatra (condannato per corruzione) approvano l’intervento dell’esercito. Altri lamentano la sospensione della democrazia. Ma c’è qualche vantaggio dal decisionismo. Le redini del potere stanno nelle mani del National Council for Peace and Order (NCPO) che ha nominato un Parlamento fantoccio (il NLA. National Legislative Assembly) di 197 membri, composto per più della metà da militari. Il generale, in giacca e cravatta, ha presentato il bilancio al Parlamento con un discorso di 30 minuti, al termine del quale ha chiesto se qualcuno avesse qualcosa da dire. Nessuno dei membri militari ha chiesto la parola, qualche sparuto commento è venuto da i membri civili, e il bilancio, con un deficit pari al 10% delle entrate, è stato approvato con zero dissensi.
Il processo di approvazione si è rivelato di una rara efficienza, e non ha fatto rimpiangere le vicende tormenatate dell’approvazione del bilancio in regimi meno autoritari. Ma rimane vero quel che diceva Winston Churchill: ‘La democrazia è il peggiore di tutti i sistemi, fatta eccezione per tutti gli altri’.
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