La settimana era iniziata nel peggiore dei modi, con Piazza Affari che aveva chiuso registrando un enorme tracolo: -3%. Il più colpito era stato il settore delle banche: Intesa aveva segna un -6,51%, Unicredit -6,36%, Banco Popolare – 6,97% e Montepaschi -7,22%. Dopo il lunedì nero, arriva però una giornata di ripresa. Piazza Affari ottiene il miglior rendimento tra le borse europee, totalizzando un rialzo dell’1,92%. Stavolta i titoli bancari salgono sugli scudi e guidano la riscossa: Unicredit guadagna il 4,68%, Intesa il 4,32% e Monte dei Paschi il 3,22%. Mercoledì si trasforma addirittura in una giornata trionfale, con Milano che chiude con un consistente rialzo (+3,04%) nuovamente grazie alle strepitose performance degli istituti di credito. Il giorno successivo regala a Piazza Affari soddisfazioni persino maggiori, con una chiusura al +3,76% dovuta all’accordo europeo sul piano di salvataggio per la Grecia. Le banche italiane spiccano il volo e Unicredit, Intesa e Ubi sfiorano rialzi del 10%. Dopo quattro giorni al cardiopalmo,è la volta di un venerdì estremamente piatto: Piazza Affari chiude con un tranquillo -0,15%. Il bilancio della settimana evidenzia l’affermazione di Milano Assicurazioni (+16,86%) che supera di un soffio Screen Service (16,70%), società operante nel settore delle telecomunicazioni. Sull’ultimo gradino del podio la moda, con Salvatore Ferragamo (+15,60%). Al quarto posto si colloca la web company Dada (+14,04%), mentre la quinta piazza ospita Maire Tecnimont (+14,04%), attiva nel settore dell’energia. A seguire il gigante della siderurgia Danieli & C (+12,79%), Fiat Industrial Prv (+12,37%), Seat Pagine Gialle (+12,35%) e l’istituto di credito Credem (+12,01%). La top ten è chiusa con un’altra presenza del Lingotto: Fiat Ind Rsp (+11,76%). E’ stata invece una settimana da incubo per le società che operano nel settore alimentare e in quello dei prodotti per la casa. La maglia nera della settimana ad Arena (-11,54%), seguita a ruota da Parmalat (-10,08%): per l’alimentare cinque giorni da dimenticare in fretta. Il podio dei flop è completato dalla finanziaria Investimenti E Sviluppo (-7,43%). Al quarto posto e sesto posto due protagonisti del comparti dei beni per la casa: Zucchi Spa (-7,43%) e Le Buone Società (-6,47%). Tra le due, al quinto posto, Dmail (-6,65%). Dopo Richard Ginori (-6,40%), ancora una società che si occupa dell’ambiente domestico: all’ottavo posto c’è Indesit (-5,96%). La top flop termina con l’immobiliare Aedes (-5,85%) e Meridiana (-5,63%).