La crescente influenza della Cina nell’area del Pacifico è stata un argomento di discussione del Pacific Forum, l’incontro tra i principali Paesi dell’area, che si è chiuso nel fine settimana ad Auckland.
Anche se il primo ministro neozelandese, John Key, ha cercato di buttare acqua sul fuoco delle polemiche, crescono le preoccupazioni del Terzo settore. Gli ingenti aiuti economici che la Repubblica popolare sta elargendo nell’area sono, infatti, visti come un ostacolo alla crescita dell’imprenditorialità in Paesi abituati sempre più a contare sull’assistenza esterna. Secondo alcuni studi, la regione sarebbe il maggiore beneficiario di aiuti al mondo, con 184 dollari a persona nel 2009, contro i 47 dollari a testa ricevuti dai Paesi africani. A complicare le cose c’è Pechino che ha finora rifiutato di firmare il 2009 Cairns Compact, un piano di coordinamento degli interventi nell’area (anche con gli altri Paesi donatori più importanti, come l’Australia) e che sta foraggiando diverse economie, fra cui le Fiji, oggi governate da una dittatura militare. La Cina, che rifiuta di considerarsi un Paese donatore, ha recentemente definito gli aiuti forniti come “un’espressione di amicizia” nei confronti di Paesi in via di sviluppo.
http://www.fijitimes.com/story.aspx?id=180351 http://www.stuff.co.nz/national/politics/5598555/Pacific-awash-in-aid-money
http://www.nzherald.co.nz/news/print.cfm?objectid=10750721&pnum=1
http://www.stuff.co.nz/national/politics/5598647/Opinion-divided-over-Pacific-help