La storia comincia da lontano. La società costruttrice dei famosi taxi londinesi – quegli scatoloni neri ma solidi – si chiama, o meglio si chiamava, Manganese Bronze Holdings plc, e, dopo varie vicissitudini societarie (per lo più infelici) che avevano portato a uno spin-off della parte taxi sotto il nome di ‘London Taxi Company’, è stata acquisita a febbraio da una società cinese, la Geely. In precedenza, nei 60 anni di storia della società, ben 130mila taxi erano stati prodotti. Oggi la Geely produce a Shanghai lo chassis e altre parti che vengono poi assemblate in Gran Bretagna, a Coventry (per il mercato europeo, principalmente inglese) e a Shanghai stessa. La Geely UK intende produrre un taxi più piccolo, destinato al mercato del noleggio: questo nuovo modello – il TXN – dovrebbe essere disponibile nel 2017.
Da qualche giorno, per le strade di Nanchino, è apparsa una flotta di 59 taxi londinesi (dal tradizionale color nero), assortiti di passerella per l’ingresso delle sedie a rotelle e di collegamenti 4G wi-fi per il conforto dei passeggeri. La tariffa è di 9 yuan (€ 1,10) per i primi 2 chilometri, 2,9 yuan (€ 0,36) per ogni chilometro aggiuntivo, e 2 yuan (€ 0,25) per sovrapprezzo carburante.
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http://en.wikipedia.org/wiki/Manganese_Bronze_Holdings
Allegati: china dailyhttp://en.wikipedia.org/wiki/Manganese_Bronze_Holdings