I russi entrano in Pirelli. Proprio nel momento di massima tensione tra Europa e Russia, si chiude dunque una maxi-operazione sull’asse Milano-Mosca. Il progetto vede infatti protagoniste banche e fondi italiani e il gruppo energetico Rosneft, che rileva da Unicredit, Intesa Sanpaolo, Clessidra e Nuove Partecipazioni il 50% di Camfin attraverso un’operazione che prevede da un lato l’uscita da parte di Unicredit, Intesa Sanpaolo e Clessidra dalla partnership esistente in Lauro61/Camfin e il contestuale parziale reinvestimento da parte di Unicredit e Intesa Sanpaolo in una nuova partnership, anche tramite costituzione di un apposito veicolo, in cui Rosneft deterrà il 50% e il restante 50% sarà detenuto da una newco composta da Nuove Partecipazioni all’80% e, con una quota del 10% ciascuna, da Unicredit e Intesa Sanpaolo.
Questa nuova partnership possiederà dunque la partecipazione Pirelli oggi detenuta da Lauro61/Camfin. Lo comunica una nota diramata da Intesa Sanpaolo. Clessidra cederà integralmente la propria partecipazione. Il disinvestimento di Unicredit, IntesaSanpaolo e Clessidra avverrebbe valorizzando a 12 euro per azione la partecipazione Pirelli. L’operazione, le cui modalità tecniche di realizzazione saranno definite compiutamente nei prossimi giorni, sarà soggetta all’approvazione dei competenti organi societari dei diversi soggetti interessati e all’eventuale autorizzazione delle competenti autorità.
Al momento la reazioni dei mercati è negativa per quanto riguarda il titolo Pirelli a Piazza Affari, dove poco dopo l’apertura perde già il 2,4% a 11,75 euro. Vola invece Unicredit, +3% a 6,34 euro, ed è più o meno stazionaria Intesa Sanpaolo, che poco dopo le 9,30 guadagna lo 0,3% a 2,16 euro.