Mancano poco più di 24 ore ad una data storica che molti cubani stavano aspettando. Perché la pace ritrovata con gli Stati Uniti non implica una svolta solo dal punto di vista politico, ma anche e soprattutto sotto il profilo storico, culturale, sociale. E chi meglio di loro poteva farsi carico di raccontarla questa storia, chi avrebbe potuto inaugurarla meglio di uno dei gruppi rock più importanti del panorama mondiale degli ultimi 50 anni.
I Rolling Stones sbarcano a Cuba dove è in programma per oggi alla “Ciudad Deportiva” un mega – concerto gratuito che L’Avana non dimenticherà facilmente.
Molto più di uno show, molto più di un concerto, ma l’avvio simbolico di un nuovo futuro culturale per un Paese rimasto isolato per troppo tempo.
“A Cuba non abbiamo avuto modo di ascoltare Michael Jackson oppure Whitney Houston, mentre Freddie Mercury e’ morto senza aver suonato nell’isola. – racconta il blogger yoani Sanchez – E quando i Beatles si sono sciolti ascoltare musica in inglese veniva considerato ‘deviazionismo ideologico'”. La musica ascoltata dagli “Yankee” era bandita. Ma adesso i cubani potranno recuperare il tempo perduto, ricominciando esattamente con coloro che hanno contribuito a rendere grande il rock mondiale: i Rolling Stones, gli unici in grado di reggere davvero la portata storica dell’Evento.
Per che le svolte, i cambiamenti e il progresso, passano anche per la musica che li accompagna, li racconta e li celebra. E nessuno riesce a farlo meglio di Mick Jagger.