Fare una mostra sulla matematica può sembrare poco attraente, ma quella del Palazzo delle Esposizioni sembra avere le carte in regola per potare l’interesse dei numeri al grande pubblico. Per quasi otto mesi, in via Nazionale sarà possibile assistere alla nuova mostra “Numeri. Tutto quello che conta, da zero a infinito”, curata da Claudio Bartocci e sotto la supervisione scientifica di Luigi Civalleri.
L’esposizione consta di installazioni interattive, audio, video, reperti. Tra i materiali più interessanti spicca un modello del cervello dove si evidenziano le aree che si mettono in funzione quando contiamo. Tra i reperti storici più preziosi, l’Osso di Ishango, che con più di ventimila anni di storia alle spalle, risultaessere uno dei primi esemplari di registrazione numerica di una mano umana. Poi c’è uno dei nove modelli al mondo di Pascalina, una calcolatrice meccanica seicentesca. E ancora, il manoscritto delle Opere Geometriche di Archimede, due tavolette Babilonesi provenienti dal Louvre, e un modello di Enigma, un marchingegno usato dai tedeschi nella seconda guerra mondiale per spedire messaggi cifrati.
Continuando il viaggio tra varie curiosità e reperti storici dal valore inestimabile per gli appassionati matematici, si arriva all’ultima sezione della mostra che chiude il percorso con un’installazione molto particolare che mostra dati aggiornati i tempo reale su tutte le attività umane sulla terra. Quanti bambini nascono, quante persone muoiono, quanti si sposano e quanti viaggiano, quanto comprano e quanto consumano. La fotografia in movimento di un mondo fatto di persone, ma letto in numeri, tanto significativi quanto onesti. La morale, una volta scesa la scalinata su via Nazionale, appare chiara: i numeri descrivono la vita, che è fatta di eventi più o meno lieti.