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I minori stranieri in Italia: tutti i numeri sugli arrivi

La Fondazione Ismu, in collaborazione con l’Università degli Studi Roma Tre e Sapienza Università di Roma, ha organizzato un seminario “I minori stranieri non accompagnati: accoglienza e inclusione”,  con il patrocinio dell’Acri (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio). 

Negli ultimi anni e a partire dalle crisi mediorientali e nordafricane del 2011 il consistente flusso di arrivi non programmati via mare ha accresciuto il numero di bambini e giovani migranti che hanno affrontato il viaggio con i genitori o da soli. In particolare, secondo i dati diffusi dall’Alto Commissariato Onu per i rifugiati, su 154mila migranti sbarcati sulle nostre coste nel 2015 oltre 16mila erano minori, e di questi ben 12.360 risultavano non accompagnati, pari all’8% del totale degli arrivi. Sono soprattutto eritrei, egiziani, gambiani e somali i giovanissimi che hanno attraversato da soli il Mediterraneo per giungere in Italia. Anche nel 2014 (l’anno record per gli sbarchi in Italia) gli arrivi di minori non accompagnati è stato rilevante (13mila) e ha eguagliato quello relativo alla componente dei minori giunti al seguito di genitori o parenti (13.096), che provenivano in particolare da Siria, Afghanistan e Palestina. A seguito del cambio di rotta migratoria verso la Grecia intrapresa dai migranti originari di tali paesi a partire dall’estate nel 2015, l’arrivo di minori in nuclei famigliari in Italia è nettamente diminuito (4mila).

I dati del Ministero del Lavoro evidenziano un’importante crescita dei minori non accompagnati negli ultimi anni: l’Egitto continua a essere il Paese da cui proviene la maggior parte dei minori presenti (23%), seguito da Albania (12%), Eritrea e Gambia (10% entrambi). Rispetto all’età dei minori accolti, in assoluta prevalenza di genere maschile, l’81% ha tra i 16 e i 17 anni; in particolare questi ultimi, giovani quasi-adulti che presentano specifiche esigenze, sono oltre 6.432. Il numero dei minori non accompagnati ospitati nelle diverse regioni italiane vede prevalere le zone interessate dagli sbarchi: poco più di un terzo dei minori, infatti, è ospitato in Sicilia, seguono Calabria e Puglia con oltre 1.100 presenti per ciascuna delle due.

Il dato relativo ai minori che risultano irreperibili è diventato particolarmente significativo: per 6.135 minori, infatti, è stato segnalato al Ministero del lavoro un allontanamento dalla struttura di accoglienza. Il fenomeno, in crescita rispetto agli anni precedenti (erano il 23% nel 2014), è riscontrato soprattutto tra i giovani egiziani, eritrei e somali. L’agenzia di intelligence europea Europol ha recentemente denunciato la scomparsa di almeno 10mila minori non accompagnati dopo il loro arrivo in Europa, segnalando in particolare il caso italiano e gli oltre 1.000 irreperibili in Svezia. Molti di loro si teme siano caduti nelle mani di organizzazioni criminali di trafficanti, mentre altri potrebbero aver raggiunto i familiari in altri paesi europei. Spesso si tratta di ragazzi che entrano con specifici progetti migratori, con aspettative familiari nei paesi di origine ben precise e con reti parentali e di riferimento molto forti, che non hanno fiducia nella possibilità di raggiungere le loro mete di destinazione con i canali previsti dalle norme, e pertanto, intraprendono il viaggio in modo illegale.

Ai minori rilevati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali si aggiungono i minori non accompagnati, in fuga da persecuzioni torture o guerre, che accedono al percorso della protezione internazionale: nel 2015 in Italia sono state presentate 3.790 domande di protezione internazionale da parte di minori stranieri non accompagnati (dati Ministero dell’Interno), oltre il 50% in più rispetto alle 2.505 domande del 2014, anno a partire dal quale si ha avuto un incremento significativo (erano 805 le domande presentate nel 2013). Sono soprattutto i giovani gambiani a richiedere protezione internazionale nel nostro Paese (oltre un terzo delle domande), seguiti dai minori del Senegal (12%), della Nigeria (12%) e del Bangladesh (10%). L’Italia è al terzo posto in Europa per numero di domande presentate da minori non accompagnati: nel 2014 nei 28 Paesi membri tali richieste hanno superato le 23mila unità (l’82% in più rispetto all’anno precedente), di cui la metà in Svezia e Germania (rispettivamente 7mila e 4.400), e il 10% in Italia.

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