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I migliori oli extravergini del mondo nella guida Flos Olei: pugliese il migliore 0lio 2025, salernitana l’azienda dell’anno. Premi anche a Grecia, Spagna e Brasile

Foto di Leopictures da Pixabay

Flos Olei, la guida alle aziende di produzione olearia di tutto il mondo e ai migliori oli extravergini di Oliva, curata Marco Oreggia e Laura Marinelli ha reso noto la classifica di The Best ovvero il meglio della produzione di olio extravergine di oliva mondiale. l’Azienda dell’Anno è la salernitana Fattoria Ambrosio; il Migliore Olio Extravergine di Oliva dell’Anno è dell’Azienda Agricola De Carlo, pugliese; l’Azienda Emergente è il Frantoio di Croci in Toscana.

20 premi The Best su 729 oli di 57 paesi dei cinque continenti

Venti sono le realtà produttive prime classificate su 729 oli extravergini selezionati provenienti da 57 paesi di 5 continenti, che verranno premiate il 15 Dicembre presso l’hotel The Westin Excelsior di Roma e l’Italia ha fatto man bassa di riconoscimenti.  Tredici sono infatti le aziende italiane meritevoli di The Best, 3 spagnole, 2 croate, 1 greca e 1 brasiliana. Tra gli altri riconoscimenti più ambiti: i Migliori Oli Extravergine di Oliva da Agricoltura Biologica e Dop-Bio sono quelli dell’Azienda Agricola Vincenzo Marvulli (Basilicata) e Marfuga (Umbria). Croate l’Azienda Green e quella del Cuore: O.P.G. Chiavalon e Olea B. B. (Istra), mentre il Miglior Metodo di Estrazione è dell’italiana Frantoio Ranchino (Umbria).

Miglior rapporto qualità-prezzo a una azienda pugliese: Schiralli per l’olio Crudo

Il miglior rapporto Qualità/Prezzo se lo aggiudica la pugliese Crudo – Schiralli, quello Qualità/Quantità e Qualità/Packaging le spagnole Muela-Olives e Verde Esmeralda Olive (Andalucía). Nelle altre categorie troviamo aziende italiane: Olio Intini (Puglia), Azienda Agricola La Selvotta (Abruzzo), Marina Colonna (Molise), Fattoria di Fubbiano (Toscana), Sebastiana Fisicaro – Frantoio Galioto (Sicilia), Azienda Agricola Biologica Titone (Sicilia); assieme a una spagnola, Almazaras de la Subbética (Andalucía), una greca, Noan (Thessalia), e una brasiliana, Fazenda do Azeite Sabiá (São Paulo).

«È il nostro Silver Jubilee – sottolinea Marco Oreggia – il che significa che da 25 anni raccontiamo l’extravergine in tutti i suoi aspetti, ma sempre privilegiando la ricerca della qualità assoluta. Si tratta di un progetto che coinvolge molte persone, alle quali va il nostro personale ringraziamento. L’ evento offrirà al pubblico degli appassionati, ma anche alla stampa e a un nutrito gruppo di importatori internazionali, l’opportunità di degustare una selezione di quanto di meglio proponga il panorama olivicolo mondiale».

Flos Olei 2025 consegnerà, come di consueto, anche degli Special Awards: quattro riconoscimenti a chi, attraverso il proprio lavoro, promuove e diffonde la cultura del settore olivicolo. Quest’anno il Premio L’Importatore dell’Anno va alla cinese Norenfoods Technology Co. Ltd; il Premio Il Ristorante dell’Anno alla livornese Trattoria da Aurelio; il Premio Il Giornalista dell’Anno se lo aggiudica la spagnola Nieves Ortega – Olimerca e il Premio Speciale Cristina Tiliacos è riservato alla FIOI – Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti.

Nove aziende di cui 5 italiane nella Hall of Fame

Non mancherà il momento dedicato alla Hall of Fame, istituita nel 2019. «È un’espressione nata nel mondo dello sport – spiega Laura Marinelli – riservata a chi si è particolarmente distinto nel corso degli anni, raggiungendo traguardi di assoluto valore. Diciamo che si tratta di un gruppo ristretto di autentici fuoriclasse in grado di salire ai vertici della nostra classifica».

Sono solo 9 aziende di cui 5 italiane, provenienti da diverse regioni: Azienda Agricola Comincioli (Lombardia), Frantoio Bonamini (Veneto), Frantoio Franci (Toscana), Azienda Agraria Viola (Umbria) e Azienda Agricola Biologica Americo Quattrociocchi (Lazio). Alle nostrane si affiancano 3 spagnole, Casas de Hualdo (Castilla-La Mancha), Castillo de Canena e Aceites Finca La Torre (Andalucía), e lacroata Mate (Istra).

La Guida è arricchita anche dalle cartografie mondiali delle zone olivicole, di cui 20 dedicate all’Italia e 14 alla Spagna. Tre le versioni della Guida (italiano-inglese, italiano-spagnolo e italiano-cinese).

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