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I mercati e le tre spine che li turbano

FIRSTonline

Due emergenze incombono sui mercati finanziari in avvio di una settimana che s’annuncia complicata. La più temuta arriva dal mercato del pesce di Xinfandi, a Pechino, dove sabato sono stati scoperti nuovi focolai d’infezione del coronavirus che hanno spinto le autorità a ripristinare le misure più rigide per contenere l’epidemia. Una decina di città hanno vietato i viaggi verso la capitale. I casi accertati sono almeno 80.

Intanto esplode negli Usa un altro focolaio di rabbia razziale. Venerdì sera ad Atlanta la polizia ha sparato alla schiena a un uomo di colore: per gli inquirenti si è trattato di omicidio senza l’attenuante della legittima difesa. In questo clima Donald Trump si accinge a riprendere il suo rally preelettorale: partenza da Tulsa, già teatro di un massacro negli anni Cinquanta.

Ma poi – terza spina – c’è anche la hard Brexit che si avvicina a grandi passi.

IN CINA L’INDUSTRIA RIPARTE LENTA. SI RIUNISCE LA BOJ

Epidemia e protesta politica segnano così l’avvio in salita della settimana finanziaria. Chiudono in rosso i listini cinesi: Shanghai -0,6%, assai peggio Hong Kong (-2,7%). Giù anche il Kospi coreano e Mumbai (-1,8%). A Tokyo l’indice Nikkei cede il 2,7% dopo l’aumento dei casi di contagio.

La Bank of Japan si riunisce oggi e domani per fare il punto sullo stato della congiuntura. I mercati non si aspettano che il governatore Kuroda ritocchi i tassi, ma la Banca centrale potrebbe aumentare gli acquisti di titoli a lungo, a 25 e 30 anni, per fare pressione sulla curva dei rendimenti.

Al clima negativo contribuiscono i dati macro in arrivo stamane dalla Cina. La ripresa della produzione industriale (+4,4% a maggio) è stata più timida del previsto, mentre continua il calo dei consumi (-2,8%).

Anche il petrolio conferma la parabola discendente dopo il -8% della scorsa settimana. Il brent tratta a 37,84 dollari al barile (-2,3%).

LA CASA BIANCE VEDE LA RIPRESA, NUOVE PROTESTE IN USA

Riflettori accesi sui mercati Usa dopo il tracollo di giovedì e la reazione del fine settimana. Usciranno domani i dati sulla produzione industriale del Nord Est. Ma l’attenzione sarà concentrata su Jerome Powell. Il presidente della Fed presenterà domani il rapporto di metà anno sulle linee guida della politica monetaria alla Commissione bancaria al Senato (e mercoledì alla Camera).

La Casa Bianca insiste sull’ottimismo. Ieri sera, il capo dei consiglieri economici della Casa Bianca, Larry Kudlow, ha detto alla Cnbc che i nuovi focolai sono di poco conto e non si può parlare di una seconda ondata in arrivo, per cui si andrà avanti con la riapertura delle attività. Kudlow ha anticipato l’arrivo di dati boom su consumi, in pubblicazione domani nel primo pomeriggio: il consensus si aspetta un incremento dell’8% mese su mese. Ma dalla Federal Reserve di Dallas arrivano inviti alla cautela.

CONFRONTO SUL RECOVERY PLAN IN ITALIA ED IN EUROPA

Numerosi i temi sul fronte europeo mentre numerosi Paesi, tra cui l’Italia, si avviano alla normalità dopo il lungo lockdown. Al centro dell’attenzione, la preparazione della riunione del Consiglio europeo di venerdì dedicata al Recovery Fund da 750 miliardi di euro. In vista della riunione non sembrano superate le divergenze fra i sostenitori del Recovery Plan e i rigoristi del nord, cui si è aggiunto il gruppo di Visegrad. Tre commissarie europee – la danese Vestager, la svedese Johansson e la finlandese Urpilainen – hanno scritto ai loro Paesi per esortarli ad appoggiare il piano Next Generation Eu.

Tensioni anche sul fronte opposto. Si fa strada la prospettiva dell’adozione italiana del Mes, magari in contemporanea con l’analoga scelta di Madrid e Lisbona. Ma sulla decisione pesa la spaccatura nel Movimento Cinque Stelle.

RATING: MADRID RESTA IN SERIE A

Una notizia positiva nel fine settimana per i mercati obbligazionari dell’Eurozona: venerdì sera l’agenzia Fitch ha confermato il rating della Spagna ad “A-” con outlook stabile. Fitch prevede una contrazione del Pil spagnolo del 9,6% nel 2020, con una ripresa pari al +4,4% l’anno seguente. Il deficit è previsto balzare dal 2,8% del Pil nel 2019 all’11,1% quest’anno.

Domani sarà pubblicato l’indice tedesco Zew di giugno.

LIQUIDITÀ PIÙ FACILE, UN PIANO UE PER IL VACCINO

Mercoledì entreranno in vigore le misure adottate dalla Bce per rendere più flessibile l’accesso degli istituti di credito alla liquidità della Banca centrale. Una misura che rimarrà attiva fino a settembre 2021 per agevolare il credito a famiglie e imprese. Sempre il 17 giugno la Commissione Ue presenterà il suo piano per lo sviluppo di un vaccino anti Covid-19. Mercoledì, intanto, Ursula Von der Leyen chiederà di impegnare buona parte dei 2,7 miliardi di euro stanziati da Bruxelles per ricerche da sviluppare in accordo con i Big Pharma.

Il calendario della Bce prevede anche la comunicazione da parte della Bce dell’ammontare degli acquisti settimanali di covered bond, Abs e titoli del settore pubblico e privato. Giovedì, infine, c’è la diffusione del Bollettino Economico.

VERSO LA HARD BREXIT, LA BOE PREPARA IL SUO QE

Oggi in videoconferenza si terrà l’incontro tra Boris Johnson e i vertici della Ue. Il premier inglese ha già fatto sapere che Londra non accetterà alcuna proroga oltre il 31 dicembre per la Brexit che si profila in forma hard. Mercoledì si terrà il vertice della Bank of England che non dovrebbe intervenire sui tassi ma varerà una robusta serie di acquisti sul mercato della City: il bazooka dovrebbe disporre di 150 miliardi di sterline.

FCA/PSA ALL’ESAME ANTITRUST

Entrano nel vivo in Italia gli Stati generali con la relazione di Vittorio Colao sul rapporto elaborato dalla sua task force e poi il premier Giuseppe Conte e i ministri inizieranno i colloqui con le parti sociali.

L’attenzione di Piazza Affari si concentra sull’auto. Mercoledì è atteso il pronunciamento dell’Antitrust Ue sulla fusione Fca-Peugeot. Lo stesso giorno arriveranno i dati dell’Acea sulle vendite di maggio in Europa.

La Spagna presenterà oggi un piano d’aiuti da 3,7 miliardi di euro per il settore. L’agenda di Piazza Affari prevede lo stacco della cedola di Diasorin (0,95 euro), Datalogic (0,3) e Coima Res (0,2).

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