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I linguaggi dell’arte di Sarah Sze in mostra a Roma

Questa è la prima mostra in galleria di Sarah Sze in Italia, dopo la sua partecipazione alla Biennale di Venezia nel 2013 (Triple Point, Padiglione USA) e nel 2015.

I linguaggi dell’arte di Sarah Sze in mostra a Roma

L’arte di Sze utilizza i generi come quadri generativi, unendo intricate reti di oggetti e immagini su più dimensioni e mezzi, dalla scultura alla pittura, al disegno, alla stampa e all’installazione video. È stata accreditata cambiando il vero potenziale della scultura. Lavorando da una scorta inesauribile di materiali quotidiani, lei valuta la struttura e il metabolismo di tutto ciò che tocca, quindi lavora per preservarlo, modificarlo o estenderlo. Allo stesso modo, le immagini selezionate da innumerevoli fonti primarie e secondarie migrano dallo schermo per manifestarsi su tutti i tipi di supporti fisici o come luce stessa.

Un’installazione video, l’ultima serie di Timekeeper di Sze iniziata nel 2015, trasforma la galleria ovale di Gagosian Roma in una lanterna magica, un ambiente coinvolgente che fa parte della scultura, parte del cinema. In questi studi dell’immagine in movimento, al tempo stesso espansiva e intima, il tempo, il luogo, la distanza e la costruzione della memoria sono impegnati attraverso un flusso ipnotico di immagini proiettate, sia personali che trovate. Una sorta di Grotta di Platone, il nuovo lavoro affronta lo spettatore da punti di vista simultanei: immagini in movimento di persone, animali, scene e astrazioni si dispiegano, tremolano e orbitano casualmente come il pensiero, o la vita stessa.

In un gesto in-situ che collega la galleria video oscurata con la stanza adiacente di nuovi quadri, Sze materializza la luce come una fuoriuscita di vernice applicata direttamente sul pavimento di pietra. Nei dipinti, il suo linguaggio scultoreo sfumato si adatta alle condizioni del supporto piatto. In strati delicati ma audaci di pittura, inchiostro, carta, stampe e oggetti, le tre dimensioni del bricolage vengono analizzate nelle due dimensioni del collage. Qui, il colore trae le sue energie sostanziali tanto dal contenuto innato delle immagini trovate quanto dalla pittura e dall’inchiostro. Campi di staticità, macchie e vortici cosmici emergono dal materiale d’archivio tratto dallo studio e dalle sue lavorazioni quotidiane in infinite permutazioni visive che si scontrano e si sovrappongono in un’abbondanza di dettagli superficiali.

A novembre, Sze aggiungerà la sua prima scultura in pietra all’aperto alla mostra, un masso naturale spaccato come un geode. Ognuno dei due tagli rivelati ha un cielo al tramonto incastonato nella sua superficie piatta, alludendo a entrambe le immagini percepibili nei gongshi (rocce degli studiosi) e nei soggetti celesti delle pitture del Rinascimento.
Sarah Sze è nata a Boston nel 1969, vive e lavora a New York. Le collezioni includono il Museum of Modern Art, New York; Solomon R. Guggenheim Museum, New York; Whitney Museum of American Art, New York; Museum of Contemporary Art, Chicago; Museo di arte moderna di San Francisco; Museo di arte contemporanea, Los Angeles; e Fondation Cartier pour l’art contemporain, Parigi. Recenti mostre istituzionali includono: Triple Point, Padiglione degli Stati Uniti, 55a Biennale di Venezia (2013, viaggio nel Bronx Museum of the Arts, New York, nel 2014); Fabric Workshop and Museum, Philadelphia (2013-14); 56a Biennale di Venezia (2015); 5a Triennale di Guangzhou, Cina (2015); Sarah Sze: Timekeeper, Rose Art Museum, Brandeis University, Waltham, MA (2016, ha viaggiato a Copenhagen Contemporary, in Danimarca, nel 2017); ARoS Triennial, Aarhus, Danimarca (2017); e Centrifuga, Haus der Kunst, Monaco (2017).
Sze è stata premiata con una MacArthur Fellowship nel 2003 e una Radcliffe Fellowship nel 2005, e all’inizio dell’anno è stata inserita all’American Academy of Arts and Letters. Le commissioni pubbliche comprendono Still Life with Landscape (Model for a Habitat), High Line, New York (2011-12); Natura morta con paesaggio, Ekebergparken, Oslo (2013); e progetto per un paesaggio, Metropolitan Transportation Authority, stazione di 96th Street della linea della metropolitana 2nd Avenue, New York (2016). Dal 19 novembre, la grande installazione Seamless di Sze (1999) sarà in mostra alla Tate Modern di Londra.

La mostra si terrà dal 13 ottobre 2018 al 12 gennaio 2019 

GAGOSIAN – Via Francesco Crispi 16
00187 Roma
Italia

Per celebrare la mostra di Sze alla Roma di Gagosian, venerdì 12 ottobre, alle 19.00, il MAXXI (Museo nazionale delle arti del XXI secolo) presenterà Sze in conversazione con il famoso curatore e scrittore Okwui Enwezor. Prenotazione consigliata

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