Jp Morgan, la più grossa banca commerciale americana, potrebbe registrare perdite per 4,2 miliardi di dollari nella seconda trimestrale del 2012.
Questo almeno stando alle stime dell’International Strategy & Investment Group. Una voce che turba il mercato a poche settimane dal terremoto finanziario causato dalla “Balena Bianca”, la direzione londinese della banca d’affari statunitense che ha causato ingenti perdite al gruppo per azzardi con i derivati.
Le perdite al netto delle tasse dovrebbe contribuire ad una riduzione dei guadagni nel secondo trimestre pari a 30 centesimi per azione, scivolando da 95 a 65 centesimi di dollaro, ha detto Ed Narian, analista dell’Isi.
Il ceo di Jp Morgan, Jamie Dimon, ha detto lo scorso mese che la società ha perso circa 2 miliardi per via della storia londinese. In seguito ha ammesso che le perdite in trimestrale potrebbero essere anche maggiori. Nessuna smentita alle stime fatte dall’Isi. Una notizia che non che non piacerà al mercato, anche se il titolo in apertura a New York guadagna l’1,55%.