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I dazi Usa non travolgono le Borse Ue: rush finale di Piazza Affari

FIRSTonline

Chiusura in maglia rosa per Piazza Affari +0,45%, 20.367 punti, in una giornata incerta, che prende la via rialzista dopo l’apertura di Wall Street, anche grazie al petrolio, in crescita per il terzo giorno consecutivo. La locomotiva economica americana inoltre accelera: il Pil del quarto trimestre 2016 è salito del 2,1%, meglio dell‘1,9% calcolato in precedenza e del +2% atteso dagli analisti. I listini di New York partono cauti e incrementano i guadagni con il passare delle ore.

In Europa, con la digestione della Brexit ancora in corso, il bilancio di giornata è buono: Parigi, +0,41%; Francoforte, +0,44%; Madrid +0,37%. Piatta Londra, -0,06%, con la sterlina che recupera un po’ del terreno perduto sulle principali valute. L’euro scende rispetto al dollaro, 1,072 (-0,38%), l’oro rimane in zona 1250 dollari l’oncia. Brent ancora in crescita: +1,16%, 53,15 dollari al barile; Wti nuovamente oltre la soglia dei 50 dollari.

Nell’obbligazionario: lo spread fra decennale italiano e tedesco è a 181.90 punti base (+1,56% da ieri), il rendimento al 2,15%. In mattinata vengono assegnati 2,5 miliardi di Btp decennali, con rendimento in calo al 2,25% dal precedente 2,28 per cento. Le stime preliminari di marzo sull’inflazione tedesca d’altra parte indicano una crescita inferiore alla attese (0,2% mese; 1,6% anno) e riducono quindi le possibilità di un cambiamento di rotta da parte della Bce. La conferma che la banca centrale intende tenere fede alla sua politica espansiva viene anche dal governatore austriaco Nowotny, secondo il quale Francoforte non intende alzare prematuramente i tassi; la strategia per il 2017 è in gran parte definita e non si vedono ragioni per deviare.

In Piazza Affari restano in evidenza i petroliferi. Torna sugli scudi Tenaris,+3,59%, che continua a beneficiare della notizia su un rialzo delle stime della domanda globale. Gli acquisti premiano anche Eni +1,32% e Saipem +1,36%. Sempre in ambito Oil & Gas, fuori dal paniere principale si distingue la multinazionale D’Amico +4,95%.

Fra le blue chip il denaro torna volando verso Buzzi Unicem, +3,33%%, in scia ai conti 2016 e viste le buone prospettive 2017. Industriali positivi con Leonardo, +1,28% e Prysmian, +1,53%. Campari cresce di un punto; guadagno frazionale per Telecom Italia, +0,42%, dopo il lancio del nuovo brand, low cost, Kena Mobile.

Velocità diverse per i finanziari. Bene Ubi +1,08%; vendite su Bper -1,35%, che è già al lavoro per il processo di integrazione di Carife e sta dialogando con Unipol per una partnership assicurativa. Decimali per Intesa +0,24%; piatta Unicredit -0,07%. Segno meno per A2a -0,63%; Fiat -0,58%, quest’ultima in linea con il settore a livello europeo. 

Fuori dal listino principale Piaggio, -0,53%, contiene i danni, dopo la minaccia di dazi da parte di Donald Trump. Editoria in ordine sparso: tonici Rcs +5,19%; Poligrafici +4,67%; Mondadori +3,53%; prese di beneficio su Il Sole 24 ore -5,22%.

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