Ripartono i consumi delle famiglie italiani. Secondo l’Istat, che ha pubblicato oggi una nota di analisi sui Conti trimestrali dei settori istituzionali, nel terzo trimestre dell’anno scorso la crescita è stata 3,6%. La ripresa è stata possibile perché, in parallelo, è salito anche il reddito disponibile delle famiglie consumatrici (+1,8% rispetto al trimestre precedente).
Opposto, invece, l’andamento della propensione al risparmio delle famiglie, che è calata dell’1,6% su base congiunturale, all’11%. Si tratta comunque di una dinamica prevista, dal momento che il risparmio precauzionale delle famiglie era aumentato molto a causa della pandemia.
L’Istat spiega inoltre che, a fronte di un aumento dello 0,6% del deflatore implicito dei consumi finali delle famiglie, il potere d’acquisto è cresciuto dell’1,2% rispetto al trimestre precedente. “La crescita sostenuta dei consumi finali – commenta l’Istituto – ha generato una flessione della propensione al risparmio, rimasta tuttavia a livelli superiori a quelli registrati prima della crisi”.