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I Bronzi di Riace, scoperti 50 anni fa, partono per un viaggio intorno al mondo. Roma ne celebra la scoperta

Museo Archeologico

Due Bronzi di circa 2 metri come simbolo dell’Italia. L’impronta di una storia attraverso due statue del V sec. a. C. Da 50 anni i Bronzi di Riace – assieme a Pompei e ad altre poche opere- accompagnano l’immagine dell’Italia nei consessi internazionali. Il 16 agosto 1972 al largo delle coste calabresi, davanti a Riace, un sub di nome Stefano Mariottini, scoprì le due meravigliose statue adagiate su fondali straordinari.

Dopo lunga battaglia politica tra amministrazioni comunali le statue furono sistemate nel Museo Archeologico di Reggio Calabria. E recentemente sono state proposte come bene dell’Unesco, in relazione al valore ambientale del sito di ritrovamento e al mare della costa calabrese.

L’Italia dal 12 luglio rende, dunque, omaggio a quella fantastica scoperta con una seria di eventi. Il primo alle 17 nella Curia Iulia al Foro Romano di Roma organizzato dal Ministero della Cultura. Il Ministro Dario Franceschini, che sarà presente, dice: “I Bronzi sono statue straordinarie che hanno anche una bellissima storia da raccontare con ancora tanti misteri. Sono anche una grande sfida: farli diventare uno dei più grandi attrattori del turismo internazionale del nostro Paese”.

I Bronzi di Riace come attrattori di nuovo turismo

Le manifestazioni previste fino al 2023 vogliono fare nuovo racconto della Calabria contemporanea.Un intreccio di arte, qualità territoriale, ambiente, rinascita. L’incontro di Roma ha per titolo “Una nuova ricostruzione a colori delle sculture antiche”, ed è l’esempio dell’attualizzazione di tesori ripresi dal mare mezzo secolo fa. In campo ci sono la Direzione Generale Musei, il Parco Archeologico del Colosseo e il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, il Metropolitan Museum di New York .

Molto qualificato il parterre dell’incontro: Massimo Osanna, Direttore Generale Musei, Carmelo Malacrino, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Salvatore Settis, già Direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa e Accademico dei Lincei, Vinzenz Brinkmann, Capo Dipartimento di Antichità della Liebieghaus Skulpturensammlung di Francoforte sul Meno.

Molto spazio sarà dato alle nuove tecnologie. Infatti, sarà proiettato, il video sulla mostra Chroma Ancient Sculpture in Color, inaugurata lo scorso luglio al Metropolitan Museum, di New York. Un video che ha esplorato tutta la policromia delle sculture antiche. A New York, tra l’altro, sono esposte due copie perfette delle statue realizzate sempre con le stesse tecnologie. La riproduzione in bronzo della testa e il video della mostra newyorchese saranno visibili al pubblico che visiterà il Parco archeologico del Colosseo fino al 18 luglio. La testa è stata realizzata da Vinzenz Brinkmann con una scansione millimetrica e rilievo in 3D. Perchè questo? Per dimostrare al pubblico il colore originario della statua. Una tintura esente dagli effetti del tempo e dell’ossidazione, che propone i colori del tempo

Reggio Calabria e Riace preparano il 50° per il 16 agosto

Il legame con la Calabria sarà fortissimo, in quanto la Regione e le Associazioni saranno impegnate a promuovere visite e dibattiti lungo la fascia ionica. Da ottobre a dicembre, e ancora per il 2023, spiega il Ministero, la Calabria viaggerà in Italia e nel mondo, raccontandosi attraverso interventi artistici che ne presenteranno la bellezza, l’habitat preservato, la ricchezza naturale di mare e monti, nelle grandi città europee.

Per i Bronzi si pensa ad esposizioni all’interno di contenitori e festival tra i più rinomati al mondo. Ma si sta preparando anche un’esposizione virtuale sulla straordinaria storia della Magna Grecia.

Per il 16 agosto, data del ritrovamento, il Comune di Reggio Calabria e quello di Riace renderanno il loro omaggio alla scoperta. A Reggio sarà installato un video mapping sulla facciata del Museo Archeologico.

A Riace ci si ritroverà con gli spettacoli “L’alba dei Bronzi e “La Notte dei Bronzi di Riace”. In entrambe le occasioni si vorranno consolidare due traguardi: arte e bellezze naturali di una Regione spesso non studiata a fondo.

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