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Hyundai Motor India prepara la più grande Ipo della Borsa indiana: obiettivo 3,3 miliardi di dollari

Photo by Martin Katler on Unsplash

Hyundai Motor India si prepara a lanciare la settimana prossima la più grande Ipo mai realizzata nel Paese, con un obiettivo di raccolta di 3,3 miliardi di dollari. Questo evento supererà le offerte precedenti della Lic, l’ex compagnia di assicurazione statale indiana, avvenuta nel maggio 2022 per 2,5 miliardi di dollari, e quella di One97 Communications, la società madre della piattaforma di pagamenti online Paytm, lanciata nel 2021 (quasi 2 miliardi di dollari).

Hyundai intende utilizzare i proventi per rafforzare la propria presenza in India e rispondere alla crescente domanda dei suoi veicoli.

Ipo di Hyundai Motor India: i dettagli dell’offerta

L’azienda ha fissato un prezzo per azione compreso tra 1.865 e 1.960 rupie (circa 22-24 dollari). Con una valutazione complessiva di circa 1,6 lakh crore di rupie, che equivale a circa 19 miliardi di dollari, Hyundai punta a raccogliere tra 26.505 e 27.856 crore di rupie (circa 3,18-3,34 miliardi) attraverso un’offerta di vendita di fino a 14,2 crore di azioni ordinarie, ossia a 142 milioni (poiché 1 crore = 10 milioni), ciascuna con un valore nominale di 10 rupie.

Questa offerta rappresenta la prima Ipo nella borsa indiana in oltre 20 anni, dopo quella di Maruti Suzuki nel 2003, e si colloca come la seconda più grande al mondo nel 2024. Arriva in un momento in cui i mercati azionari indiani stanno raggiungendo massimi storici, ma le vendite di automobili nel paese mostrano segni di rallentamento. Mentre le vendite dei nuovi Suv sono stabili, quelle delle hatchback e delle piccole auto – che rappresentano circa il 30% delle vendite annuali – stanno diminuendo a causa delle pressioni inflazionistiche che hanno colpito i consumatori a medio reddito.

Chi può partecipare?

Circa il 50% delle azioni è riservato a investitori istituzionali, il 35% è per gli investitori al dettaglio e il 15% per quelli non istituzionali. Inoltre, ci sono fino a 778.400 azioni disponibili per i dipendenti Hyundai, con uno sconto di 186 rupie per azione (2,2 dollari). Le sottoscrizioni per i grandi investitori inizieranno il 14 ottobre, mentre gli investitori al dettaglio e di altre categorie possono partecipare dal 15 al 17 ottobre. Le azioni inizieranno a essere scambiate a Mumbai il 22 ottobre.

L’operazione è gestita da Kotak Mahindra Capital, Citigroup Global, HSBC Securities, JP Morgan e Morgan Stanley, mentre KFin Technologies è il registratore dell’offerta.

Posizione di mercato

Hyundai si posiziona attualmente come la seconda casa automobilistica in India, detenendo circa il 15% del mercato dei veicoli passeggeri, mentre Maruti Suzuki guida il settore con oltre il 40%. Dalla sua entrata nel mercato indiano 28 anni fa, Hyundai ha saputo farsi un nome grazie a modelli iconici come la Santro e il Suv Creta, che hanno riscosso un grande successo tra i consumatori. L’azienda ha già investito 5 miliardi di dollari nel paese e prevede di iniettare ulteriori 4 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni.

Per rafforzare ulteriormente la propria presenza, l’azienda ha in programma di lanciare nuovi veicoli elettrici, stabilire stazioni di ricarica e introdurre auto ibride a partire dal 2027. A supporto di queste iniziative, Hyundai dispone già di un impianto di produzione in India dedicato sia alle vendite locali che alle esportazioni, e ha in programma l’apertura di un secondo stabilimento entro il 2025.

I commenti

Unsoo Kim, amministratore delegato di Hyundai Motor India, ha dichiarato: “L’India è uno dei mercati automobilistici più promettenti al mondo. Intendiamo investire in modo aggressivo in nuovi prodotti, tecnologie future e capacità di ricerca e sviluppo dell’unità indiana. L’Ipo ci permetterà di dedicarci ancora di più al successo nel paese”. Anche Tarun Garg, chief operating officer di Hyundai India, ha condiviso una visione ottimistica, affermando: “Intendiamo diventare un polo produttivo globale per Hyundai per i mercati emergenti. Nei prossimi 3-4 anni, ci aspettiamo un incremento del 30% della produzione, che migliorerà i nostri volumi nazionali ed esteri”.

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Categories: Finanza e Mercati