Hsbc chiude con il botto il primo trimestre dell’anno: utile lordo pari a 6,8 miliardi di dollari, in crescita del 26% rispetto ai 5,4 miliardi del 2011.
Le stime degli analisti prevedevano una crescita a 5,9 miliardi.
Il colosso ha accontonato 65 miliardi per crediti a rischio in Nord America in seguito all’acquisizione, risalente al 2003, di Household International, coinvolta nella crisi dei mutui subprime.
La valutazione dei crediti a rischio è però calata di circa 500 milioni rispetto al 2011.
“Stiamo continuando a fare buoni progressi nella messa a punto della nostra strategia con la chiusura e l’uscita da 11 situazioni a rischio. Inoltre – spiega l’amministratore delegato, Stuart Gulliver -, continuiamo a crescere grazie al nostro posizionamento a Hong Kong, in America Latina e in Asia.