Continua la crisi nera di Hewlett Packard. Il colosso americano dell’informatica ha chiuso il terzo trimestre in perdita di 8,86 miliardi di dollari, contro l’utile di 1,93 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. Il fatturato è sceso del 4,9%, a 29,67 miliardi di dollari. Riviste al ribasso le stime sui profitti dell’intero anno, in un range tra 4,05 e 4,07 dollari per azione.
A pesare sui conti di Hp sono l’aumento dei costi di ristrutturazione e altri oneri straordinari per 9,19 miliardi di dollari, oltre alla debole domanda globale nel settore dei personal computer.
A maggio la società ha annunciato un piano di ristrutturazione che prevede il licenziamento di 27.000 dipendenti (pari all’8% della forza lavoro) entro la fine dell’anno fiscale 2014. La multinazionale stima così di risparmiare così tra i 3 e i 3,5 miliardi di dollari.
