Le attese sono modeste, ma è comunque importante che i Big tornino a dialogare. Si spiega così il rialzo dei listini cinesi che stamane hanno riaperto i battenti dopo dieci giorni di festa che, tra l’altro, hanno registrato una promettente crescita dei consumi, una gradita consolazione a fronte dei dati deludenti dell’indice dei servizi. A frenare l’entusiasmo delle Borse in vista del nuovo confronto tra Robert Lightizer, il rappresentante di Donald Trump, ed il vicepremier Liu He è arrivata la notizia che Washington ha inserito nella black list altre società cinesi, tra cui Hikvision, gioiello dell’intelligenza artificiale, in risposta al trattamento riservato alle minoranze musulmane in Cina. Ma, a favorire un cauto ottimismo, è la convenienza per i due leader di tenere aperto una porta al dialogo on un momento delicato per Trump che, sotto tiro per la minaccia di impeachment e per nuovi guai con il fisco, non ha trovato niente di meglio che aprire un nuovo, confuso fronte in Medio Oriente, riaprendo la questione curda. Anche Xi, inchiodato dalla protesta di Hong Kong, rischia di perdere parte del suo carisma, ha bisogno di un successo da opporre al calo della congiuntura.
LA BANCA MONDIALE: ATTENTI ALLA BREXIT
In questa cornice in mercati, in attesa di indicazioni dalla Fed, prendono atto dell’allarme del presidente della Banca mondiale, David Malpass: le prospettive economiche globali si stanno deteriorando a causa dell’incertezza legata alla Brexit, delle tensioni commerciali e della recessione europea.
La nota d’ottimismo arriva da Oriente. I listini cinesi hanno riaperto con un rialzo dell’1,1%. Sale anche Hong Kong +0,7%. La Borsa ha rinunciato all’offerta di acquisto sul London Stock Exchange, che controlla Piazza Affari. Lse, il mese scorso, aveva già respinto la prima offerta da parte di Hong Kong che, in una nota, ha oggi dichiarato di non essere in condizione di fare offerte per i prossimi sei mesi e ha sottolineato la propria delusione per aver dovuto ritirare la proposta.
SAMSUNG +1,2% NONOSTANTE IL CALO DEI PROFITTI
In terreno positivo anche il Kospi coreano +0,7%. Brilla Samsung +1,2%: i profitti calano del 56% ma il mercato temeva peggio. Bene anche Tokyo +1,1%.
Il cambio dollaro yuan ha riaperto a 7,126, in calo dello 0,3%. Lo yen giapponese si indebolisce a 107,4 su dollaro.
Più prudente Wall Street, on ansiosa attesa di novità dalla Federal Reserve. Dow Jones in rosso – 036%, Peggio l’S&P500 -0,45% su cui pesa Gm-0,5%. Il sindacato ha detto di nuovo no alle nuove proposte dell’azienda. Nasdaq -0,33%.
STASERA PARLA POWELL, WALL STREET DEBOLE
I rendimenti delle obbligazioni risalgono debolmente, quello del Treasury Note a dieci anni si porta a 1,58% (+3 punti base): in prima serata Jerome Powell prenderà la parola ad un evento a Dallas, è molto probabile qualche commento sull’attuale situazione economica e qualche considerazione di politica monetaria.
L’oro si indebolisce a 1.491 dollari l’oncia (-0,2%).
Il petrolio Brent rimbalza dai minimi degli ultimi due mesi toccati in mattinata, il greggio del Mare del Nord sale dello 0,6% a 58,7 dollari il barile. Si fa sentire il rischio di un’avanzata turca contro i curdi dopo il ritiro delle forze Usa. Trump, bersagliati dalle critiche per la decisione, ha twittato minacciando la Turchia in caso di intervento. In forte calo la lira.
ENI E SAIPEM SOSTENGONO LA BORSA ITALIANA
Due novità hanno innescato nel pomeriggio la ripresa dei listini europei, dopo una mattinata piatta. La ripresa dei negoziati tra Usa e Cina e l’impennata dei titoli petroliferi dopo la decisione di Donald Trump di lasciare nei fatti mano libera alla Turchia contro i curdi. Immediata la reazione del petrolio e l’ascesa dei titoli petroliferi sui listini.
A Piazza Affari guida la corsa Saipem +3% a 4,12 euro. Il titolo beneficia anche della notizia relativa alle nuove commesse arrivata venerdì scorso. Il gruppo italiano, in consorzio con Boshelf e Star Gulf Fzco, si è aggiudicato tre nuovi contratti assegnati da BP per lo sviluppo del giacimento di petrolio e gas Azeri-Chirag-Gunashli nell’offshore dell’Azerbaijan.
Anche Saras avanza del 3% ai massimi da aprile. La società ha comunicato che la scorsa settimana il margine di raffinazione medio dell’area Mediterranea si è attestato a 4,90 dollari/barile, in aumento rispetto ai 3,60 dollari della settimana precedente.
Eni +1%. Tenaris +1,17%.
LA CONFINDUSTRIA: “MANOVRA RESTRITTIVA”
Milano sale dello 0,85% e si porta a 21.652 punti. L’Istat fotografa un quadro debole per la nostra economia al mese di settembre. “L’indicatore anticipatore ha mantenuto un profilo negativo, suggerendo il proseguimento della fase di debolezza dei livelli produttivi”, si legge nella Nota mensile sull’andamento dell’economia relativa al mese di settembre.
La manovra del Conte-due si profila come “la più restrittiva dal governo Letta ad oggi, anche perché il rapporto deficit-pil si sta avvicinando al 3% ed è quindi necessaria una correzione”.
Francoforte guadagna lo 0,71%. in Germania gli ordini dell’industria sono scesi ad agosto dello 0,6% sul mese precedente e del 6,7% su base annua. Parigi +0,61%; Madrid +0,87%.
JOHNSON VINCE (UNA VOLTA TANTO) IN TRIBUNALE
Londra +0,63%. Il massimo tribunale civile scozzese ha respinto l’istanza presentata da alcuni attivisti che chiedevano di costringere il premier Boris Johnson a rinviare l’uscita dalla Ue in mancanza di un accordo con Bruxelles entro il 19 ottobre. Johnson, come è noto, ha promesso che la Gran Bretagna lascerà il blocco il 31 ottobre, come previsto.
CITIGROUP: I BTP LUNGHI CHE GRANDE AFFARE
I cacciatori di cedole fanno rotta verso l’Italia, ultima oasi dei rendimenti positivi in un modo sottozero. Citigroup ha consigliato ieri ai suoi clienti di puntare sull’appiattimento della curva italiana dei tassi, particolarmente invitanti alla luce delle nuove manovre di stimolo annunciate dalla Banca Centrale Europea. Gli effetti della tendenza sono già visibili: il rendimento del Btp a 30 anni, pur rimbalzato ieri a 1,96%, tratta in prossimità del minimo storico, quasi 100 punti base in più dell’equivalente spagnolo e 150 punti base in più dell’Oat francese. Il Bund trentennale è sottozero a -0,10%.
IL TESORO TORNA AD OFFRIRE TITOLI IN DOLLARI
In questa cornice il Tesoro ha deciso, dopo nove anni, di emettere un nuovo Btp in dollari Usa rivolto, si legge nel comunicato “a controparti qualificate, professionali, ed al dettaglio”. A curare l’operazione multi-tranche, in partenza “nel prossimo futuro saranno Barclay’s, HSBC e JP Morgan.
Un BTP denominato in dollari è una rarità, in
circolazione in questo momento ce ne sono soltanto due, entrambi trentennali,
uno scadenza 2023 e l’altro 2033. Il primo, emesso dal governo Ciampi
nell’anno della maxi svalutazione della lira, ha una cedola facciale di 6,875%,
Il secondo, 5,375%. In questo momento, quello con scadenza più lunga rende il
3,4%, quello con scadenza più corta il 2,4%.
Giusto per avere un confronto, il rendimento del BTP trentennale in euro, oggi
è 1,94%.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, nella nota, specifica che il bond sarà SEC-Registered, quindi dovrebbe essere al riparo dal rischio di ristrutturazione previsto dalle clausole di azioni collettiva (CACs), vigente per le obbligazioni della zona euro.
GIOVEDÌ IN ARRIVO 6 MILIARDI DI BOT ANNUALI
In lieve peggioramento però ieri il decennale, che ha chiuso allo 0,84%. Lo spread è salito ad un massimo di 143,3 per poi chiudere a 142,9 punti.
Il Tesoro ha annunciato che giovedì verranno offerti 6 miliardi di Bot a 12 mesi.
SOLO SETTE TITOLI IN ROSSO IN PIAZZA AFFARI
In sensibile recupero nel pomeriggio Piazza Affari: solo sette su 40 le blue chip che hanno chiuso la seduta in calo-Solo Nexi -1,12% ha accusato un calo superiore al punto percentuale. Sotto la parità anche Leonardo (-0,4%) e Stm (-0,2%). Il titolo migliore è stato Amplifon (+3,73%) seguito da Poste Italiane (+ 2,86%).
A guidare il rimbalzo sono state le banche, a partire dalle ex Popolari: Ubi +2,52%, Banco Bpm + 1,53%, Bper +0,63%. Bene anche i Big: Unicredit +0,76%, Intesa +0,60%.
Generali +0,68%. Kepler Cheuvreux ha confermato il rating hold alzando il prezzo obiettivo a 19 euro da 18,3 euro.
DOCCIA FREDDA SU SAFILO (-9,7%)
La situazione ad alto rischio di Hong Kong, pesa sempre di più sui titoli del lusso. Ma Moncler ha comunque messo a segno un modesto rimbalzo +0,5%- Ancora in rosso Ferragamo -0,6%. Ma la vera doccia fredda è arrivata da Safilo (-9,72%). La speranza in un’Opa da parte di Kering sulla società veneta è sfumata perché il colosso parigino si è limitato a rinnovare l’accordo di fornitura di occhiali per il marchio Gucci. Una buona notizia che però raffredda le speculazioni che avevano spinto al rialzo (+23% in una settimana) il titolo.
Tim (+0,88%) è risalita oltre i 50 centesimi. Equita ha confermato il rating buy e il target price a 0,62 euro, ricordando che, durante il convegno EY Digital Summit di Capri, la ministra dell’Innovazione tecnologica, Paola Pisano, ha parlato dell’importanza di non duplicare investimenti di rete, pur lasciando ai soggetti privati il compito di definire le modalità dell’accordo.
VOLA CYBEROO, TRACOLLA BI-ON
In grande evidenza Molmed (+3,5%) e Piaggio (+2,5%).
Nel giorno del suo debutto all’AIM Italia, Cyberoo società specializzata in cyber security per le imprese, ha chiuso a 4,333 euro (+51,5%) a fronte di un prezzo di collocamento di 2,86 euro, dopo una giornata caratterizzata da varie sospensioni al rialzo.
È di nuovo crollata Bio On che non sembra aver trovato ancora in fondo: -19,77%. A pesare è la conferma che la Consob ha avviato da fine luglio le verifiche a 360 gradi sul titolo dopo le forti prese di posizione negative del fondo statunitense Quintessential La Commissione vuole capire se ci si trovi di fronte a un caso di market abuse.