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Honda-Nissan, la fusione è ufficialmente saltata: le cause dietro il fallimento del matrimonio

La fusione tra Honda e Nissan non si farà. A pesare sull’accordo divergenze sulla governance e le difficoltà finanziarie della casa di Yokohama. Honda proseguirà con strategie autonome mentre Nissan torna alla ricerca di nuovi partner, con Foxconn che torna in gioco

Honda-Nissan, la fusione è ufficialmente saltata: le cause dietro il fallimento del matrimonio

Non si farà. È ufficialmente saltata la fusione tra Honda e Nissan, un’operazione che avrebbe dato vita al terzo gruppo automobilistico mondiale. Dopo i rumours della settimana scorsa, l’ufficialità è arrivata attraverso un comunicato congiunto, in cui le due case automobilistiche hanno annunciato l’impossibilità di trovare un accordo sui termini dell’integrazione.

Le principali difficoltà sono emerse sul modello di governance della nuova entità e sulla posizione che Nissan avrebbe assunto all’interno della fusione. Alla fine, le divergenze sono risultate insanabili, portando le due aziende a interrompere le trattative.

Honda e Nissan sono tra i principali costruttori automobilistici giapponesi, secondi solo a Toyota. La loro fusione avrebbe dato vita al terzo gruppo più grande al mondo nella produzione di auto, superando Hyundai e Stellantis, e posizionandosi subito dopo Toyota e Volkswagen.

L’operazione era pensata per rafforzare la competitività delle due aziende sul mercato globale, con particolare attenzione alla crescente concorrenza delle case automobilistiche cinesi nel settore delle auto elettriche.

Honda-Nissan: le cause del mancato matrimonio

Le negoziazioni tra le due case giapponesi si sono arenate principalmente su alcuni aspetti:

  • Il modello di governance: Honda proponeva una struttura in cui avrebbe avuto maggiore controllo operativo, trasformando Nissan in una sua sussidiaria. Proposta fermamente respinta da Nissan, che aspirava invece a una fusione tra pari, preoccupata soprattutto di perdere la propria autonomia decisionale
  • La situazione finanziaria di Nissan: le difficoltà economiche della casa di Yokohama hanno complicato ulteriormente le trattative. Nissan è in profonda crisi e ha registrato un calo significativo degli utili e ha annunciato tagli occupazionali e riduzioni della capacità produttiva. Honda ha espresso preoccupazione riguardo alla lentezza dei piani di ristrutturazione di Nissan, ritenendo che potessero compromettere il successo della fusione.

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Honda cambia strada e punta su nuove collaborazioni

Dopo la conclusione delle trattative, Honda rafforzerà le proprie strategie in autonomia. L’azienda sta investendo nello sviluppo di veicoli elettrici e tecnologie avanzate, stringendo alleanze con partner tecnologici per mantenere la competitività a livello globale. A gennaio, la casa di Tokyo ha annunciato una partnership con Sony per la produzione di veicoli elettrici intelligenti, confermando la volontà di innovare e diversificare le proprie collaborazioni.

Ma anche la collaborazione già attiva con Nissan non verrà interrotta. Nonostante il fallimento del piano di fusione, Honda e Nissan continueranno a lavorare insieme su alcuni progetti strategici. Entrambe le aziende, insieme a Mitsubishi Motors, porteranno avanti sinergie nello sviluppo software per veicoli intelligenti e altre innovazioni nel settore automotive. Senza un’integrazione più profonda, però, queste iniziative saranno sicuramente più limitate rispetto agli ambiziosi obiettivi iniziali.

Nissan torna alla ricerca di nuovi partner

Con la fusione ormai sfumata, Nissan deve individuare nuovi partner strategici per sostenere la propria trasformazione e affrontare le sfide del mercato. Renault, che detiene una partecipazione significativa in Nissan (i francesi possiedono il 35% della casa giapponese, mentre quest’ultima detiene il 15% della casa automobilistica francese), ha confermato il proprio supporto, ma ha anche espresso l’intenzione di rivedere la struttura dell’alleanza per garantire un maggiore equilibrio tra le parti.

Intanto, torna a farsi avanti il colosso taiwanese Foxconn, che già prima di Honda aveva manifestato interesse per una possibile collaborazione con il gruppo. Foxconn punta a espandere la propria presenza nel settore automobilistico, con un focus particolare sui veicoli elettrici.

Honda accelera nonostante il calo delle auto, salgono le moto

Honda ha pubblicato oggi anche i risultati finanziari dei primi nove mesi dell’esercizio 2024-2025, confermando una performance solida. L’utile netto si è attestato a 805 miliardi di yen (circa 5 miliardi di euro), registrando un calo del 7,9% rispetto all’anno precedente, mentre il risultato operativo è cresciuto del 5,9%, raggiungendo 1.139 miliardi di yen (7,01 miliardi di euro). I ricavi sono aumentati dell’8,9%, toccando i 16.328 miliardi di yen (101,5 miliardi di euro).

Le vendite di motociclette sono cresciute notevolmente, con 15,5 milioni di unità rispetto ai 13,96 milioni dello stesso periodo del 2023. Al contrario, le vendite di automobili hanno subito una flessione, passando da 3,11 milioni a 2,81 milioni di unità.

Per l’intero anno fiscale, Honda prevede ricavi per 21.600 miliardi di yen, 600 miliardi in più rispetto alla precedente stima, e un utile prima delle tasse di 1.465 miliardi di yen, con un incremento di 30 miliardi rispetto alla guidance precedente. Il margine operativo è atteso al 6,6%, leggermente inferiore alle previsioni iniziali.

Sul fronte delle vendite, l’azienda ha rivisto al ribasso le previsioni per il settore auto, stimando 3,75 milioni di unità vendute rispetto ai 3,8 milioni previsti in precedenza. Per le moto, invece, le stime sono state migliorate a 20,6 milioni di unità, rispetto ai 20,2 milioni precedentemente indicati.

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