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Hog cycle e le riserve di carne di maiale: la paura dell’inflazione e la reazione di Pechino

Gli economisti lo chiamano lo ‘hog cycle’: un particolare ciclo di alti e bassi che prende il nome dal maiale. Quando la domanda di carne di maiale è alta e i prezzi salgono, gli allevatori si affrettano a produrre più maiali. Ma le scrofe possono mettere al mondo 10 e più maialini alla volta, talché, quando questi, allevati e ingrassati, arrivano sul mercato il rapporto fra domanda e offerta gira nell’altro senso: la sovraproduzione porta a un crollo dei prezzi. Cosa fare, dato che non è possibile suggerire alle scrofe di partorire meno maialini?

Una risposta sta nella gestione delle scorte, e in Cina il governo sta appunto ricorrendo a queste misure. Non molto tempo fa il prezzo del maiale aveva raggiunto livelli altissimi, contribuendo pesantemente all’inflazione (il maiale è la carne maggiormente consumata in Cina ed è una componente importante dei prezzi alimentari, che contano per un terzo nel paniere complessivo) e ora lo ‘hog cycle’ ha portato a una sovraproduzione, con prezzi in discesa. Il rapporto fra prezzi del maiale e del granoturco (un indicatore della profittabilità del settore porcino) sono scesi sotto il livello di 6 a 1, che rappresenta il punto di pareggio (breakeven) per gli allevatori. Le autorità comprano a man bassa carne di maiale congelata, per farne una riserva di rimettere sul mercato quando, nella fasce ascendente del ciclo, ci sarà bisogno di calmierare i prezzi.

http://europe.chinadaily.com.cn/business/2012-08/08/content_15651746.htm

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