Hermès ha ulteriormente migliorato la propria performance nel 2013, ottenendo record di vendite, profitti e margini, risultati che confermano la salute eccezionale di questo emblema dello chic francese. In un contesto che è “non è stato facile”, Hermes ha raggiunto “un risultato storico”, ha dichiarato il presidente Axel Dumas, rimasto solo al comando dopo il ritiro di Patrick Thomas a fine gennaio.
Il produttore di sciarpe di seta e di borse Kelly e Birkin accumula record da diversi anni e ne ha registrati ancora nel 2013, con un utile netto di 790 milioni di euro (+6,8%), un utile operativo di 1,22 miliardi di euro (+8,9%) e un margine del 32,4%, per la prima volta dall’entrata in Borsa nel 1993. Hermès resta dunque uno dei marchi più redditizi insieme a Chanel e Louis Vuitton.
L’azienda aveva già pubblicato nel mese di febbraio vendite record pari a 3,75 miliardi di euro (+7,8%). La crescita di Hermès deriva dal successo in Asia, ma anche da una dinamica particolarmente forte in America e da un mercato europeo in aumento grazie allo shopping dei turisti. Per quel che riguarda Ucraina e Russia, Hermès non sembra essere preoccupato, poichè i clienti russi rappresentano meno del 5 % del fatturato.
Dal 2008, l’azienda di famiglia fondata nel 1837 ha più che raddoppiato il proprio fatturato. I risultati brillano tanto più che il mercato di lusso globale ha rallentato la corsa dello scorso anno, rompendo con la folle dinamica degli anni 2010-2012.
Per quel che riguarda il 2014 “siamo molto fiduciosi- ha aggiunto Alex Dumas – soprattutto perché “gli Stati Uniti stanno lavorando bene” ma, “siamo anche prudenti”, ha ammesso, considerando sempre gli imprevisti dell’andamento economico. Hermes si aspetta un calo della redditività nel 2014 , principalmente a causa dello yen. Il marchio con la carrozza genera il 45 % delle sue vendite in Asia e giapponesi rimangono i principali clienti stranieri. Nei finanziamenti a medio termine, il gruppo è ancora in crescita del 10 % a cambi costanti.