L’assemblea degli azionisti di Hera ha dato il via libera alla fusione con AcegasAps Holding. Nascerà così una nuova maxi utility, che in Italia sarà seconda solo ad A2A: il gruppo avrà una produzione da oltre 4 miliardi di euro, oltre 750 milioni di margine industriale e un utile netto di 140 milioni di euro.
L’operazione, varata con oltre il 99,9% dei consensi in un’assise gremitissima (73,15% capitale sociale presente), avverrà attraverso l’incorporazione nella holding bolognese della società triestino-padovana, di cui assumerà il controllo con il 62,69%. Al completamento della fusione Hera promuoverà un’Opa sulla totalità delle azioni Acegas-Aps, che porterà al delisting del titolo dalla Borsa.
I Comuni di Padova e Trieste entreranno a far parte del patto di sindacato che attualmente blinda il controllo della multiutility bolognese. Nella compagine azionaria è previsto anche l’ingresso del Fondo Strategico italiano (Cdo) con il 6% circa. “Le aggregazioni sono leve per la crescita – ha commentato il presidente Tomaso Tommasi di Vignano – ogni volta che si riproporrà una soluzione ideale ci riproveremo”.