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Hera, utile netto adjusted +24,7% nel 2014 e cedola confermata

Il consiglio d’amministrazione del Gruppo Hera ha approvato all’unanimità i risultati economici consolidati al 31 dicembre, unitamente al Bilancio di Sostenibilità. “L’esercizio 2014, nonostante un calo dei ricavi del 6%, dovuto soprattutto agli effetti climatici e all’andamento dei prezzi energetici, si è concluso per il Gruppo con i risultati in crescita rispetto al 2013, realizzati trimestre dopo trimestre con risultati sempre positivi”, evidenzia Hera.

Nel 2014, i ricavi sono stati pari a 4.189,1 milioni di euro, in calo del 6% rispetto ai 4.456,9 milioni di euro del 2013. L’effetto dei ridotti volumi di vendita nell’energia elettrica, per effetto della crisi, e nel gas e teleriscaldamento, per il clima particolarmente mite, unito al calo calo dei prezzi di vendita delle commodities, è stato solo parzialmente compensato dall’espansione della clientela nei servizi energetici e nel mercato dei rifiuti speciali. Hanno inoltre contribuito a contenere il calo del fatturato il consolidamento realizzato nell’anno dei perimetri relativi ai territori di Gorizia e Udine.

L’utile netto adjusted invece ammonta a 181,2 milioni di euro con una crescita di quasi 36 milioni di euro rispetto al 2013 (+24,7%), grazie anche ad una miglior aliquota fiscale media rispetto all’esercizio precedente (40,2% rispetto al 44,8%). Questo risultato include 17,6 milioni di interessenze di terzi (rispetto ai 16,8 del 2013).

“La resilienza del portafoglio bilanciato multiutility, la focalizzazione sulle attività core, l’azione di continua espansione dei mercati e l’estrazione di sinergie dalle integrazioni societarie hanno saputo contrastare gli impatti negativi dello scenario esterno e l’impatto negativo del clima invernale, il più mite degli ultimi 30 anni – commenta sempre il Gruppo -. A questo si è aggiunta la continuazione dell’azione di consolidamento in Friuli Venezia Giulia, con l’integrazione di Est Reti Elettriche, Isontina Reti Gas e Amga Udine, che ha contribuito all’accelerazione dei risultati”.

“Nonostante il quadro economico tuttora recessivo e il clima particolarmente mite dello scorso inverno, i risultati 2014 sono in linea con il Piano Industriale ed evidenziano valori in crescita, confermando la validità del modello multibusiness di Hera”, afferma Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo di Hera. “Fondamentali sia il contributo della crescita organica e i positivi risultati in tutte le principali aree di business del Gruppo, sia le attività di integrazione, che consentono l’estrazione di sinergie anche dalle nuove realtà appena integrate, oltre ad AcegasAps. Con Amga Udine, in particolare, abbiamo ulteriormente ampliato il consolidamento del Gruppo nel Friuli Venezia Giulia. Nel 2014 il margine operativo lordo per addetto ha superato, anche sul perimetro allargato, i 100.000 euro, pur avendo di recente consolidato tre aziende attualmente in una fase iniziale di integrazione. Chiudiamo quindi con soddisfazione anche questo dodicesimo bilancio, in quanto ancora una volta siamo riusciti a compensare gli effetti negativi della persistente congiuntura macro-economica e a raggiungere già dal primo anno una parte fondamentale della crescita prospettata nel Piano Industriale al 2018, con risultati in crescita a tutti i livelli del conto economico”.

A fronte dei risultati conseguiti, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’Assemblea dei Soci del prossimo 28 aprile un dividendo di 9 centesimi per azione, in linea con quanto erogato nello scorso esercizio, che rappresenta quasi il 4,6% di rendimento sul valore delle azioni a fine 2014. Lo stacco della cedola avverrà il 22 giugno, con pagamento a partire dal 24 giugno.

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