Il gruppo Hera chiude il primo semestre 2014 con tutti i margini in crescita, grazie al buon andamento delle attivita’ regolate, dei rifiuti speciali e della vendita di energia elettrica. La multitutility ha registrato un aumento del 4,4% del margine operativo lordo, pari a 450,9 milioni, rispetto all’analogo periodo 2013 e una crescita dell’8,9% dell’utile netto adjusted a 106,8 milioni.
Di contro i ricavi del gruppo sono calati dell’11,2% a 2.089 milioni di euro, mentre gli investimenti effettuati sono stati pari a 137,3 milioni e la posizione finanziaria netta si attestava a 2.730,5 milioni, in crescita rispetto a 2.566,7 milioni di inizio anno per effetto di un temporaneo aumento del capitale circolante netto. Il presidente di Hera, Tomaso Tommasi di Vignano, a fronte dei dati semestrali, afferma di guardare “con ottimismo alla realizzazione del percorso di crescita prevista dal nostro piano industriale anche per questo esercizio”.
Nei sei mesi Hera ha quindi registrato un andamento controcorrente rispetto alla gran parte dei player di settore, che hanno visti contrarsi non solo i ricavi a causa del clima mite, ma anche i margini. Il periodo per Hera e’ stato caratterizzato dal prosieguo della crescita nei volumi di rifiuti speciali trattati, grazie all’espansione commerciale, un significativo contributo dell’area elettrica, grazie soprattutto alla crescita della base clienti sul libero mercato e un calo sensibile nei volumi gas e teleriscaldamento distribuiti e venduti, a causa dell’inverno non certo rigido.
“In ragione sia del perdurante quadro economico recessivo che dell’inverno particolarmente mite, i risultati della prima parte dell’anno, che vedono comunque tutti gli indicatori in crescita, confermano la validita’ del modello multibusiness di Hera e ci permettono di guardare con ottimismo alla realizzazione del percorso di crescita prevista dal nostro piano industriale anche per questo esercizio – afferma il presidente Tommasi di Vignano – oltre che dei risultati ottenuti sui mercati liberalizzati, sono particolarmente soddisfatto dell’andamento del processo di integrazione di AcegasAps nel gruppo, che ha gia’ consentito, nel solo primo semestre dell’anno, di estrarre 4,6 milioni di sinergie, che si sommano ai circa 8,3 milioni estratti nel 2013 (per un totale sino ad ora di circa 13 milioni) e ci rende confidenti di poter traguardare, a fine 2014, i 15 milioni di sinergie previsti a piano industriale. Un processo – aggiunge – su cui senz’altro impattera’ ulteriormente l’aggregazione, perfezionata lo scorso primo luglio, di Amga Udine e che sta consentendo di dare vita, all’interno del gruppo Hera, alla piu’ importante multiutility del Nordest”.