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Hera: margine lordo sale a un miliardo, in calo i ricavi. Accordo con Leonardo sul carbonio

La multiutility ha risentito del calo del prezzo delle commodities e delle temperature più miti. L’utile netto di pertinenza degli azionisti sale a 235,5 milioni di euro, in crescita del 10%.

Hera: margine lordo sale a un miliardo, in calo i ricavi. Accordo con Leonardo sul carbonio

Hera, la società multiservizi bolognese, ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con ricavi vicina agli 11 miliardi, (10.955 milioni di euro) in leggera flessione rispetto ai 14,3 miliardi dell’equivalente periodo 2022 a causa soprattutto del calo dei prezzi delle commodities energetiche e per i minori volumi di gas venduti per via del clima particolarmente mite della prima parte dell’anno.
Il margine operativo lordo cresce del 15,1% a un miliardo “grazie al contributo complessivo delle aree energy e alle buone performance dell’area ambiente” dice la società. L’utile netto cresce del 7,5% a 267,1 milioni, con un tax rate in calo al 26,8%, mentre l‘utile netto di pertinenza degli azionisti sale a 235,5 milioni di euro, in crescita del 10%. A Piazza Affati il titolo Hera in tarda mattinata perde il 2,71% a 2,66 euro.

Fabbri: straordinaria creazione di valore per tutti gli stakeholder

“I risultati di periodo evidenziano una straordinaria creazione di valore per tutti gli stakeholder: abbiamo superato il miliardo di EBITDA nei primi nove mesi dell’anno con una crescita record del 15% – ha commentato il presidente Cristian Fabbri – Abbiamo, inoltre, incrementato gli investimenti del 19%, garantendo ritorni sul capitale investito del 9%, e contemporaneamente abbiamo continuato a ridurre il debito”. Cala di circa 100 milioni l’indebitamento finanziario netto del Gruppo a 4.148,9 milioni rispetto al valore al 31 dicembre 2022, assorbendo completamente la distribuzione dei dividendi di giugno, la significativa crescita degli investimenti rispetto al 2022 e le operazioni di acquisizione portate a termine nel 2023.

“Grazie alla positiva generazione di cassa e alla nostra solida posizione finanziaria siamo arrivati a un rapporto debito netto/MOL a 2,91x, analogo a quello precedente all’impennata dei prezzi energetici” ha commentato l’AD Orazio Iacono. “In questo modo abbiamo tutta la flessibilità necessaria per cogliere nuove opportunità di sviluppo nei mercati di riferimento”.

Accordo con Leonardo per il recupero delle fibre di carbonio

Inoltre Hera, attraverso Herambiente) e Leonardo, attraverso la divisione Aerostrutture, hanno appena siglato una collaborazione per il recupero delle fibre di carbonio contenute nei materiali compositi a matrice polimerica utilizzati per la costruzione di parti di aeromobili.
In una nota congiunta, le due società spiegano che grazie all’impianto in Emilia-Romagna di Hera e al know-how del gruppo Leonardo, il materiale verrà riciclato con positive ricadute in termini di sostenibilità e di circolarità.

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