Lazard Asset Management ha superato il 5% del capitale di Hera. Con gli acquisti effettuati il 16 gennaio, il fondo statunitense che gestisce oltre 115 miliardi di dollari di asset (dati Refinitiv) ha consolidato la sua posizione nel gruppo arrivando a una quota pari al 5,043%. Lo comunica la Consob nella nota di aggiornamento pubblicata il 22 gennaio.
“La presenza del fondo nel capitale sociale di Hera risale sin dall’IPO avvenuta nel 2003”, fa sapere la multiutility bolognese che sottolinea come “in questo periodo di tempo il titolo Hera ha conseguito un Total Shareholders’ Return (TSR, che considera sia l’apprezzamento della valutazione del titolo che la somma dei dividendi distribuiti) del +319%, anche a seguito dell’entrata nel FTSE Mib che ha fatto registrare un +50% del TSR nel solo 2019”.
La notizia arriva a pochi giorni dalla presentazione del nuovo piano industriale al 2023 che mostra target economici e finanziari in miglioramento rispetto al precedente, anche grazie all’accordo siglato con Ascopiave che, secondo la società, contribuirà alla crescita dei risultati del gruppo a partire già dal 2020. Il piano prevede per prossimi 5 anni investimenti per 2,9 miliardi di euro e un dividendo in costante crescita fino a 12 centesimi per azione (+20%).
Nello stesso frangente Hera ha pubblicato i dati preconsuntivi del 2019, chiuso con un margine operativo lordo in crescita di 50 milioni, risultato superiore alle attese degli analisti.
Proprio in virtù dei risultati raggiunti e delle stime sui prossimi anni, gli analisti hanno alzato la valutazione sulla società, portando il nuovo target price a 4,15 euro per azione.
A Piazza Affari il titolo Hera guadagna il 2% a quota 4,062 euro, realizzando una delle migliori performance del Ftse Mib. Nel corso della seduta inoltre le azioni hanno toccato un nuovo massimo storico, arrivando a 4,094 euro.