Nel 2021 sono state prodotte oltre 32 mila tonnellate di biometano generate da 421 tonnellate di rifiuti organici raccolti in sette punti di ristorazione; 23mila litri di biocarburante idrogenato ottenuti dalla raccolta di 20 tonnellate di oli vegetali esausti in 62 gestioni di ristorazione, mentre nel 2022 sono diventati 245 i punti di raccolta degli oli vegetali esausti per un recupero stimato di 100 tonnellate. Si stima che, entro la fine dell’anno, saranno raccolte circa 100 tonnellate di oli esausti, che saranno integralmente avviati alla produzione di biocarburante. Mentre per il recupero dei rifiuti organici, anche per tutto il 2022 continuerà l’attività nelle strutture dell’azienda di ristorazione attualmente coinvolte.
Sono i principali risultati della collaborazione tra Camst group – azienda di ristorazione e facility services – e Gruppo Hera che da settembre 2020 stanno collaborando per promuovere l’economia circolare e la sostenibilità, in particolare con progetti volti a produrre biocombustibili dai rifiuti organici e dagli oli alimentari esausti, raccolti nei punti ristorazione Camst group anche del territorio emiliano-romagnolo.
In un anno più di 32 mila metri cubi di biometano prodotti
Sono sette i punti di ristorazione Camst group – quattro a Bologna, uno a Castenaso, uno a Zola Predosa e uno a Vignola – coinvolti nel progetto pilota per la produzione di biocombustibile. Il rifiuto organico raccolto nell’arco del 2021 nei locali Camst group è stato conferito nell’impianto per la produzione di biometano di Sant’Agata Bolognese, struttura della controllata Herambiente.
Dalle 421 tonnellate di rifiuti raccolti sono stati prodotti in un anno oltre 32 mila metri cubi di biometano – un combustibile 100% rinnovabile con impatti ambientali nettamente inferiori rispetto ai combustibili di origine fossile -, quantitativo che consentirebbe a 23 auto di media cilindrata di percorrere in un anno circa 460 mila km (considerando una percorrenza media di 20 mila km/anno). Con questa produzione Camst group ha permesso di evitare il consumo di 25 tonnellate di petrolio equivalente e l’emissione di quasi 60 tonnellate di anidride carbonica, pari all’assorbimento generato da circa 3.000 piante di medio fusto.
L’olio esausto trasformato in 23 mila litri di biocarburante idrogenato
Per quanto riguarda gli oli alimentari esausti, dai 62 punti di ristorazione Camst group delle province di Modena (3), Bologna (41), Ravenna (12), Rimini (1) e Forlì-Cesena (5), nel 2021 sono state raccolte circa 20 tonnellate di olio che sono state trasformate in quasi 23 mila litri di biocarburante idrogenato grazie alla partnership siglata da Hera con Eni. In questo modo, l’azienda di ristorazione ha contribuito a un risparmio annuale di 19 tonnellate equivalenti di petrolio, nonché di 63 tonnellate di anidride carbonica, pari all’assorbimento generato da circa 3.150 piante di medio fusto.
Ulteriori azioni di economia circolare
La collaborazione punta ancora a crescere e a coinvolgere altri ambiti. Ad esempio, con Hera Comm, la società di vendita di energia elettrica e gas della multiutility bolognese, presso alcuni punti ristorazione Camst group è in atto l’installazione di colonnine di ricarica dei veicoli elettrici. Insieme ad Aliplast, società del Gruppo Hera leader nel riciclaggio delle materie plastiche, è stato invece avviato un progetto di valorizzazione dei film in plastica utilizzati per imballare le merci in alcuni magazzini Camst group.