Condividi

Hera: crescita del 20% dell’utile netto nei primi nove mesi del 2024. Gli investimenti operativi superano i 560 milioni di euro

Il gruppo Hera chiude i primi nove mesi del 2024 con un utile netto di 282,9 milioni di euro (+20,1%), trainato dalla solidità dei servizi regolati e dall’espansione commerciale. Crescono anche gli investimenti a favore di infrastrutture e sostenibilità, con un contributo del 54% dal Mol a valore condiviso

Hera: crescita del 20% dell’utile netto nei primi nove mesi del 2024. Gli investimenti operativi superano i 560 milioni di euro

Il Gruppo Hera ha pubblicato i risultati relativi ai primi nove mesi del 2024, mostrando un quadro economico-finanziario complessivamente positivo, nonostante una contrazione dei ricavi dovuta alla riduzione dei prezzi delle commodity energetiche e a una minore attività incentivata per il risparmio energetico. Il periodo si chiude con ricavi a 8.187,4 milioni di euro, in calo del 25,3% rispetto ai 10.955 milioni del 2023 ma compensata da una crescita nel settore dell’energia elettrica e da una robusta performance nei servizi regolati. Il rafforzamento commerciale ha portato a un aumento dei volumi venduti di energia elettrica, mentre nei settori a rete regolati i maggiori ricavi tariffari hanno sostenuto la stabilità dei risultati. L’utile netto di pertinenza degli azionisti, invece, registra una crescita significativa, attestandosi a 282,9 milioni di euro, con un incremento del 20,1%.

Hera: sale il margine operativo lordo (Mol) e la redditività operativa

Nonostante la flessione dei ricavi, Hera ha registrato una crescita organica del Margine Operativo Lordo (MOL), che ha raggiunto 1.037,6 milioni di euro, in crescita del 3,1% rispetto all’anno precedente. Tale risultato è stato trainato dalle buone performance nel ciclo idrico, e nelle aree ambiente ed energia elettrica, compensando il calo delle marginalità nelle attività di efficientamento energetico. Anche il risultato operativo netto è salito a 522,5 milioni di euro, in crescita del 3,5%, grazie alla stabilizzazione dei costi e alla riduzione delle riserve necessarie a fronte della volatilità delle commodity energetiche.

Il terzo trimestre si è chiuso con un incremento dell’utile netto di Hera, che si attesta a 312,1 milioni di euro (+16,8%). Hera ha mantenuto un debito finanziario netto stabile, pari a 4.175 milioni di euro, confermando un rapporto debito netto/MOL a 2,74x. I ritorni finanziari, rappresentati da ROI e ROE, mostrano un miglioramento, rispettivamente al 9,5% e 11,7%, evidenziando un ottimale utilizzo del capitale proprio e degli investimenti effettuati.

Hera: investimenti per 561 milioni di euro

Nei primi nove mesi del 2024, Hera ha destinato 561,1 milioni di euro agli investimenti operativi, con un incremento del 9,2% rispetto al 2023. Gli investimenti sono stati indirizzati soprattutto verso il potenziamento delle reti, l’adeguamento degli impianti e il miglioramento della resilienza infrastrutturale, elementi fondamentali per affrontare eventi climatici estremi. Sono stati realizzati importanti interventi per l’adeguamento normativo e il potenziamento della capacità di rete, sostenendo il percorso verso una transizione verde in linea con il Piano Industriale al 2027.

Hera: le performance delle aree di business

Area Gas

Il settore del gas, che include distribuzione e vendita, ha registrato un MOL di 308,7 milioni di euro, in calo rispetto ai 334,1 milioni dell’anno precedente, a causa della riduzione degli incentivi per l’efficienza energetica. Il calo è stato, però, parzialmente compensato dall’aumento dei ricavi nelle attività regolamentate e commerciali. Hera ha continuato a investire nell’area gas, destinando 126,2 milioni di euro a progetti di sviluppo, mantenendo un solido contributo del settore al MOL di Gruppo (29,7%).

Area energia elettrica

Il MOL dell’energia elettrica ha raggiunto i 200,7 milioni di euro (+7,2%), trainato dall’espansione commerciale e dalla maggiore efficienza nei costi di modulazione. A luglio 2024, Hera ha acquisito circa 1 milione di nuovi clienti nel mercato libero, rafforzando la propria presenza a livello nazionale e posizionandosi come terzo operatore energetico italiano. Gli investimenti in infrastrutture, come il progetto Smart Grid finanziato dal PNRR per potenziare la rete elettrica di Trieste, riflettono la strategia del Gruppo di sostenere lo sviluppo delle comunità servite.

Ciclo Idrico Integrato

Nel settore idrico, Hera ha registrato un MOL di 234,5 milioni di euro (+12,1%). Questo risultato è stato supportato da adeguamenti tariffari che hanno compensato l’aumento dei costi e contribuito alla sostenibilità del servizio. Gli investimenti nell’area ciclo idrico sono stati rivolti al miglioramento delle infrastrutture e alla gestione responsabile delle risorse idriche, soprattutto in risposta agli eventi estremi che hanno colpito alcune regioni italiane.

Area Ambiente

Al 30 settembre 2024 il MOL dell’area ambiente sale a 271,6 milioni di euro (+5,3%), rispetto ai 258 milioni dell’analogo periodo 2023. Il MOL per i servizi di trattamento rifiuti raggiunge i 223,2 milioni, mentre il MOL per i servizi ambientali di raccolta e spazzamento sale a circa 48,3 milioni, soprattutto per la progressiva messa a regime delle nuove concessioni.

Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si evidenzia un incremento dei rifiuti commercializzati dovuto all’incremento dei rifiuti da mercato, grazie al consolidamento dei rapporti commerciali esistenti e allo sviluppo del portafoglio clienti, sia nel settore industria sia nel settore utility. I rifiuti urbani si normalizzano invece rispetto all’anno precedente, che conteggiava i conferimenti straordinari in seguito all’alluvione 2023. Nei primi nove mesi dell’anno, in questa area di business il Gruppo continua il suo percorso di crescita grazie alla diversificazione dell’offerta, all’ampiezza del portafoglio clienti e alla capacità di rispondere con servizi innovativi e integrati, nonostante un contesto macroeconomico complesso con ripercussioni anche nei mercati presidiati.

La sostenibilità ambientale è per il Gruppo Hera un obiettivo prioritario, così come la massimizzazione della rigenerazione delle risorse: ne è dimostrazione la particolare attenzione dedicata allo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti che, grazie al forte impegno messo in campo dalla multiutility in tutti territori gestiti, si incrementa di più di due punti percentuali rispetto ai valori del 2023, salendo al 73,9%. Gli investimenti effettuati nell’area ambiente ammontano a 93,8 milioni di euro e riguardano principalmente gli interventi di manutenzione e potenziamento degli impianti di trattamento rifiuti.

“Le performance già positive a livello operativo sono state accompagnate da un contributo significativo della gestione finanziaria, che sta progressivamente registrando nel 2024 i benefici delle attività di liability management e razionalizzazione del debito avviate a partire dalla seconda metà del 2023 – ha commentato l’Ad Orazio Iacono – Inoltre, anche grazie al contributo della linea di finanziamento BEI, il Gruppo ha continuato ad accelerare il percorso di transizione green, decarbonizzazione, economia circolare e tutela della risorsa idrica nei territori serviti.

Fabbri: “ai positivi risultati accompagniamo l’attenzione alla crescita sostenibile dei territori”

“Gli investimenti operativi lordi sono in incremento di circa il 10%, in aumento da molti anni proprio per favorire un importante sviluppo infrastrutturale, con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi e la resilienza di tutti gli asset – ha aggiunto l’Ad – Il rapporto debito netto su MOL, che si conferma stabilmente in zona 2,74x, garantisce al Gruppo una significativa solidità e flessibilità finanziaria per poter indirizzare con successo le opportunità di crescita per linee esterne, in linea con gli obiettivi del Piano industriale“.

“Ai positivi risultati economico-finanziari” ha commentato Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera “si accompagna la continua attenzione alla crescita sostenibile dei territori in cui operiamo: un impegno che trova conferma nel margine operativo lordo a valore condiviso, pari a circa il 54% del MOL complessivo. Sono risultati che fanno leva sulla capacità del Gruppo di crescere sia nelle attività a libero mercato che in quelle regolate, continuando quel percorso di sviluppo ‘strutturale’ sostenibile a favore delle comunità servite. A seguito dell’avvio della fornitura dei clienti del Servizio a Tutele Graduali e del continuo sviluppo commerciale, ormai forniamo almeno un servizio a oltre 7,5 milioni di cittadini.”

Commenta