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Hera corre oltre i target fissati per il 2026: decisivo l’incremento del Mol e il dividendo aumenta del 12%

Gruppo Hera

Il gruppo Hera ha chiuso l’esercizio 2023 con i principali indicatori economico-finanziari in crescita e il superamento, con tre anni di anticipo, dei target del precedente Piano strategico al 2026. Il cda ha dunque deciso di proporre all’Assemblea dei Soci del prossimo 30 aprile la distribuzione di un dividendo di 14 centesimi per azione, in rialzo di 1,5 centesimi rispetto all’ultimo dividendo pagato (+12%): un aumento di cui beneficerà a cascata l’intera politica dei dividendi in arco piano, dice Hera, fino a raggiungere i 16 centesimi per azione nel 2027. “La solidità patrimoniale e la flessibilità finanziaria del Gruppo hanno consentito alla multiutility di proseguire il percorso di crescita industriale, incrementando gli investimenti, cogliendo con successo le opportunità di mercato, continuando a generare valore a beneficio di tutti gli stakeholder” dice una nota della multiutility.

Ricavi in calo del 25,8%

Nel 2023 i ricavi della multiutiliy sono ammontati a 14,9 miliardi di euro, registrando una contrazione del 25,8% rispetto ai 20,08 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente, a causa della “normalizzazione dei prezzi delle commodities energetiche e dei volumi gas, delle minori attività di intermediazione e del clima mite registrato nella prima parte dell’anno” segnala il managment aggiungendo che “parallelamente, la flessione è stata in parte mitigata dai maggiori volumi venduti di energia elettrica”.

Margine operativo lordo in crescita del 15,4%

Invece è risultato in crescita del 15,4% il margine operativo lordo adjusted (Mol) a 1,49 miliardi di euro e la marginalità è migliorata al 10%. Questo incremento è riconducibile, dice Hera, al contributo complessivo delle aree energy per 169,4 milioni di euro, in particolare grazie allo sviluppo commerciale, alle gare nei mercati di ultima istanza e alle opportunità derivanti dagli incentivi per i servizi energia, alle buone performance dell’area ambiente, in crescita di 15,4 milioni di euro, al contributo del ciclo idrico per 9,5 milioni di euro e degli altri servizi per 5,4 milioni di euro. L’utile netto adjusted (esclusa la quota di terzi) è stato pari a 375,2 milioni di euro in crescita del 16,5%, mentre l’utile netto contabile è stato pari a 441,4 milioni, con un utile per azione di 0,305 euro.

Il margine operativo netto è salito del 18% rispetto al 2022 a 741,0 milioni, con una crescita superiore a quella del margine operativo lordo, in quanto gli ammortamenti e accantonamenti sono cresciuti in misura inferiore rispetto alla crescita del Mol.

Crescono gli investimenti e migliora l’indebitamento finanziario

Il Gruppo Hera ha investito 815,8 milioni di euro, il 15,0% in più rispetto al 2022, principalmente per interventi su impianti, reti e infrastrutture, a cui si sono aggiunti gli adeguamenti normativi nella distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e nell’ambito depurativo e fognario.

L’indebitamento finanziario netto è sceso del 10% a 3.827,7 milioni di euro rispetto ai 4.249,8 milioni al 31 dicembre 2022, ”principalmente per le positive performance del capitale circolante netto determinate dalla progressiva riduzione del prezzo delle commodity energetiche rispetto ai valori di fine 2022, dall’aumento dei crediti fiscali della controllata Hera Servizi Energia (per l’accelerazione dei lavori incentivati dai bonus fiscali in scadenza), dalla diminuzione della posizione Iva e dal minor valore degli stoccaggi gas, sia in termini di prezzi che di volumi” dice la società. La struttura patrimoniale e finanziaria migliora, mostrand un rapporto tra debito netto e Mol in calo a 2,56x, rispetto al 3,28x al 31 dicembre 2022.

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