Hera ha collocato il suo terzo green bond per un importo pari a 500 milioni di euro rimborsabili in 7 anni. Il titolo pagherà una cedola del 2,50% per un rendimento pari al 2,639%. Hera ha rating Baa2 con outlook stabile per Moody’s e BBB+ con outlook stabile da S&P e il rating atteso per il prestito obbligazionario è in linea con quello del gruppo. Il nuovo green bond è rappresentato da obbligazioni senior, non convertibili, non assistite da garanzie, destinate alla circolazione tra investitori qualificati.
La domanda è stata pari a 3,4 volte l’ammontare offerto e, si legge in una nota, “l’operazione ha visto una significativa partecipazione di investitori internazionali (in particolare, Gran Bretagna, Francia, Germania), in buona parte green e sustainable. Il collocamento è stato coordinato da Bnp Paribas, Credit Agricole, Mediobanca e Unicredit come joint bookrunners, mentre Bbva, Intesa Sanpaolo e Banco Santander hanno agito come bookrunner.
I fondi raccolti attraverso l’emissione obbligazionaria saranno usati per finanziare o rifinanziare numerosi progetti, già effettuati o previsti nel Piano industriale al 2025, selezionati sulla base di quanto previsto dal Green Financing Framework, che perseguono uno o più degli obiettivi dell’Agenda Onu 2030, o Sustainable Development Goals (SDGs), articolati in tre ambiti. Il primo è quello del ciclo idrico integrato, il secondo è quello dell’economia circolare, prevenzione e controllo dell’inquinamento, il terzo è quello dell’efficienza energetica e infrastrutture.
Per assicurare la corretta e trasparente destinazione dei fondi, conclude la nota, Hera ha attivato un processo di monitoraggio e rendicontazione, che prevederà anche la pubblicazione sul Bilancio di Sostenibilità 2022 del gruppo di quanto effettivamente assorbito da ogni intervento, insieme all’evidenza delle performance ambientali raggiunte.