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Hera: blending al 5% immesso per la prima volta in Italia in una rete gas

Imagoeconomica

Inrete Distribuzione Energia, controllata del Gruppo Hera, ha avviata a Castelfranco Emilia, nel modenese, la prima immissione a livello nazionale di una miscela di gas naturale e idrogeno al 5% in una rete di distribuzione gas a servizio di un’area residenziale. 

La sperimentazione, spiega una nota, è possibile grazie al protocollo, unico in Italia, sottoscritto di recente da Inrete Distribuzione Energia, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e Comitato Italiano Gas, che permette di testare, rispettando le più stringenti prescrizioni sulla sicurezza, miscele di gas metano con blending fino al 10% di idrogeno nelle reti di distribuzione.

L’obiettivo è creare le condizioni favorevoli alla progressiva abilitazione di miscele con percentuali crescenti di gas a basso contenuto di carbonio fossile nelle reti, dando così un concreto contributo alla transizione energetica. 

La sperimentazione, portata avanti in accordo con l’amministrazione comunale di Castelfranco Emilia e in collaborazione con numerosi partner, si concluderà il 3 aprile. In particolare, prevede l’immissione di una miscela con il 5% di idrogeno in un tratto isolato di rete che serve circa 40 famiglie della citta’ emiliana, tutte opportunamente informate.

Iacono (Hera): “Idrogeno vettore strategico”

L’idrogeno è un vettore strategico per il futuro del sistema energetico europeo: il Gruppo Hera è già primario operatore nazionale del settore e in prima linea nell’abilitazione delle reti al trasporto anche di molecole verdi – commenta l’amministratore delegato del Gruppo Hera, Orazio Iacono. – Il nostro modello di impresa integra la crescita industriale con una sostenibilità concreta, supportata da investimenti strategici, che puntano a sviluppare i business e allo stesso tempo rendere i territori in cui operiamo più competitivi, vivibili e resilienti alle sfide globali. Come multiutility il nostro ruolo è cambiato negli anni e da distributori di commodity siamo diventati abilitatori della transizione energetica attraverso le nostre infrastrutture. Per questo il nostro piano strategico 2024-2028 prevede 2,5 miliardi di euro di investimenti, sui 5,1 miliardi complessivi, per una rete sempre più efficiente, digitalizzata e resiliente, mantenendo l’eccellenza sulla qualità del servizio. Un percorso che non può prescindere dalla leva dell’innovazione. Questa ci consente, infatti, di tracciare sempre nuove strade, per supportare l’evoluzione dei nostri business di pari passo con la crescita sostenibile dei territori serviti anche nel lungo termine”.

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Categories: Economia e Imprese