Hera e Ascopiave hanno siglato l’accordo quadro che darà il via alla partnership commerciale attraverso la joint venture EstEnergy, nuova realtà nel settore energetico del Nord-Est che avrà oltre un milione di clienti. Le due società hanno anche varato un riassetto delle attività di distribuzione gas.
L’operazione prevede lo scambio tra Hera e Ascopiave di asset di pari valore, strategici per lo sviluppo delle due società nelle attività commerciali energy, da un lato, e nella distribuzione gas, dall’altro, in coerenza con le linee strategiche dei due gruppi.
Sul fronte commerciale, è prevista la creazione di un unico operatore per le attività commerciali nelle regioni del Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia, attraverso EstEnergy, già oggi società controllata congiuntamente da Ascopiave e Hera Comm, che gestirà circa 795mila contratti gas e circa 265mila contratti elettrici, superando così la soglia del milione di contratti.
Quando sarà pienamente operativa, EstEnergy avrà un Ebitda consolidato pari a circa 69 milioni su base 2018, escludendo il contributo delle società detenute con quote di minoranza. Il capitale sociale di EstEnergy sarà detenuto per il 52% dal Gruppo Hera e per il 48% da Ascopiave.
Inoltre, alla data del closing Ascopiave acquisirà una quota pari al 3% del capitale di Hera Comm, acquisendo il diritto alla nomina di un membro del Consiglio di Amministrazione, mentre Hera Comm acquisirà direttamente il 100% del capitale di Amgas Blu, attiva nella provincia di Foggia.
Il riassetto delle attività della distribuzione gas prevede, invece, l’acquisto da parte di Ascopiave di una serie di concessioni dal gruppo Hera, fra cui 188mila utenti in Veneto e Friuli-Venezia Giulia. In questo modo Ascopiave arriverà a gestire direttamente circa 775 mila utenti e oltre 12 mila Km di rete.
Il closing dell’operazione dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno.
Grazie a questa operazione, Hera anticipa il raggiungimento dell’obiettivo dei 3 milioni di clienti nelle attività commerciali energy (3,2 milioni riferiti al 31.12.2018) fissato nel piano industriale al 2022.