GranTerre, player del food made in Italy e attivo nella produzione di salumi e formaggi stagionati, e il gruppo Hera, hanno firmato un accordo quadro per la decarbonizzazione volto a mettere al servizio del gruppo alimentare le competenze che la multiutility ha maturato negli anni nell’ambito delle soluzioni innovative e integrate per l’efficienza energetica, la produzione dell’energia (comprese le fonti rinnovabili) e la gestione del ciclo idrico.
Accordo per l’efficienza energetica e la decarbonizzazione
L’accordo, perfezionato questa mattina alla presenza dell’AD del gruppo Hera Orazio Iacono, dell’Ad di GranTerre Giuliano Carletti e del presidente di CPL Concordia Paolo Barbieri, ha un un potenziale di efficientamento per realizzare il quale sono previsti investimenti per circa 20 milioni di euro nei prossimi 5 anni. GranTerre, titolare di marche quali Teneroni, Parmareggio, Senfter e molte altre con 18 sedi produttive in Italia e una base logistica avanzata, ha l’obiettivo di imprimere un’accelerazione al proprio percorso di sostenibilità e realizzare un elevato numero di impianti in grado di migliorare l’efficienza energetica e la resilienza dei processi produttivi. Per studiarli, progettarli e realizzarli al meglio, Hera Servizi Energia unirà le proprie competenze a quelle di Cpl Concordia, altro grande soggetto industriale del territorio, specializzato nella progettazione, realizzazione, gestione e manutenzione di sistemi energetici.
“Sono molte le direzioni che – in forza dell’accordo sottoscritto – il gruppo Hera, GranTerre e CPL Concordia potranno esplorare per rendere sempre più sostenibili i processi produttivi del gruppo alimentare: la costruzione di impianti fotovoltaici senza consumo di suolo, impianti di cogenerazione e trigenerazione e, più in generale, l’ampio ventaglio di tecnologie in grado di razionalizzare i consumi e garantire l’incremento dell’efficienza energetica nel contesto industriale. Tutte soluzioni utili per la decarbonizzazione dei consumi energetici nei siti produttivi italiani del gruppo GranTerre, alle quali si affianca però lo studio, da parte del gruppo Hera, di ipotesi progettuali più di frontiera, come la produzione e l’utilizzo di biometano, biogas ed idrogeno verde”, si legge nella nota congiunta diffusa dalle società che stimano, prendendo in considerazione tutte le sedi produttive di GranTerre presenti in 5 regioni italiane, un incremento dell’autoproduzione energetica che nel giro di 5 anni passerà dall’attuale 27% al 50% del fabbisogno energetico previsto.
Primo passo: studi di fattibilità
Non a caso, il primo trasferimento pratico dell’accordo firmato oggi consisterà in una serie di studi di fattibilità da parte del gruppo Hera, supportato dalle competenze di CPL Concordia, che prenderanno in considerazione i bilanci dei fabbisogni energetici (elettrici, termici e frigoriferi) di GranTerre, ma anche delle tecnologie di autoproduzione installate, di un attento bilancio ambientale in termini di emissioni di CO2 per ciascuna delle soluzioni individuate e di un’analisi tecnico-economica di ogni proposta.
“L’accordo siglato rientra a pieno nelle nostre politiche di sviluppo sostenibile e darà certamente importanti benefici, sia dal punto di vista economico che ambientale”, ha spiegato l’amministratore Delegato di GranTerre Spa Giuliano Carletti.
“Il cambiamento climatico impone alla nostra azienda, e più in generale al sistema economico, di accelerare le iniziative di decarbonizzazione e di stimolo dell’economia circolare a supporto della transizione ecologica”, ha affermato Orazio Iacono, ad del gruppo Hera. Secondo il manager, l’accordo firmato con GranTerre “permetterà a questo importante player industriale di accedere a soluzioni innovative per ridurre la propria impronta carbonica, avendo allo stesso tempo piena garanzia della sostenibilità economica e sociale”.
“Siamo orgogliosi di poter affiancare due prestigiose realtà del territorio come il gruppo GranTerre ed il gruppo Hera mettendo a loro completa disposizione tutte le nostre competenze interdisciplinari nei campi dell’efficienza energetica, della costruzione di impianti ad alto contenuto tecnologico e della loro successiva gestione e manutenzione” ha detto Paolo Barbieri, presidente di CPL Concordia.