L’Unione europea picchia duro su Hello Kitty. La Commissione ha inflitto un’ammenda da 6,2 milioni di euro al gruppo giapponese Sanrio, che – secondo Bruxelles – ha ostacolato illegalmente il commercio dei prodotti raffiguranti il celebre gattino stilizzato.
Il caso risale al giugno 2017, quando l’Antitrust Ue iniziò a indagare sul modo in cui Sanrio concedeva le licenze per vendere i prodotti Hello Kitty.
Dall’inchiesta è emerso che il gruppo giapponese ha effettivamente imposto agli operatori commerciali una serie di restrizioni illegali. L’obiettivo era limitare le vendite transfrontaliere e online di prodotti soggetti a licenza all’interno del mercato unico dell’Unione europea.
“I consumatori, sia che comprino una tazza Hello Kitty che un giocattolo Chococat, possono ora godere di uno dei principali vantaggi del mercato unico – ha detto la commissaria Ue alla concorrenza, Margrethe Vestager – vale a dire la possibilità di acquistare i prodotti ovunque in Europa per avere accesso alle offerte più vantaggiose. La decisione odierna conferma che non si può impedire agli operatori commerciali che vendono prodotti soggetti a licenza di vendere tali prodotti in altri Paesi”.
La società ha collaborato con la Commissione al di là dei propri obblighi giuridici, fornendo informazioni che hanno consentito di stabilire la durata prolungata dell’infrazione (11 anni). Sanrio ha anche ammesso le violazioni delle norme Ue in materia di concorrenza e per questo ha beneficiato di uno sconto del 40% dell’ammenda.