Sconto di pena per H3G. La società di telefonia dovrà pagare una multa da 70mila euro per pratiche commerciali scorrette, ma ha rischiato di dover mettere mano al portafoglio in modo ben più pesante. Sulla prima delibera dell’Antitrust, arrivata nel novembre 2008, era scritta una cifra a cinque zeri.
Tutto è cominciato tre anni fa, quando l’azienda ha trasmesso sul sito internet www.zig.it una pubblicità che secondo l’Authority ha danneggiato i consumatori. Oggetto del messaggio era uno dei tanti e munifici “servizi in abbonamento di loghi, suonerie ed altri contenuti multimediali per cellulari”. Come si legge nell’ultimo bollettino settimanale dell’Antitrust, H3G ha fornito “informazioni non rispondenti al vero, inesatte o incomplete”. In particolare, non ha specificato in modo chiaro le condizioni economiche del servizio, traendo in inganno i clienti. Un comportamento che l’organismo guidato da Antonio Catricalà ha punito in modo esemplare: 100mila euro di multa.
Poi è iniziato il secondo tempo della partita. H3G ha fatto ricorso e la palla è passata al Tar del Lazio. A febbraio dell’anno scorso, il giudice amministrativo ha confermato la scorrettezza della pratica commerciale, ma ha accolto le proteste dell’azienda relativamente all’importo della sanzione. Troppo pesante. Soprattutto perché sul sito internet non è mai comparsa la famigerata dicitura “vuoi ricevere subito in regalo la suoneria?”. Inoltre, per disattivare il servizio non era richiesta una procedura particolarmente complessa, come spesso avviene. Bisogna infine tenere conto della “proporzionalità della sanzione alle risorse economiche” della società, che “risulta abbia registrato delle perdite”. Così la multa è calata del 30%.