IL DOCUMENTO DI BASE DEL SEMINARIO DI ORVIETO DELLA FONDAZIONE BRUNO VISENTINI
L’Europa si fa del male da sola con un’austerità a senso unico che sacrifica la crescita e con un’attenzione concentrata prevalentemente sugli interventi congiunturali piuttosto che sulle riforme, gli Usa restano in bilico tra centralità della riduzione del debito pubblico e priorità dell’occupazione, il mondo intero attende le nuove regole della finanza troppo a lungo promesse ma mai realizzate e l’Italia sconta i suoi ritardi che la condannano a una sorta di economia amministrata, che è un ibrido tra Stato e mercato ma che resta lontana dal traguardo di una vera e moderna economia di mercato con regole efficienti e trasparenti.
Sono questi i capisaldi del documento propedeutico predisposto da Gustavo Visentini, ordinario di diritto commerciale della Luiss e direttore scientifico della neonata Fondazione che porta il nome del padre Bruno, in vista del seminario sugli scenari della crisi che si terrà ad Orvieto il 23 e il 24 marzo. L’analisi di Visentini è molto critica sull’insufficienza delle risposte che gli Stati hanno dato alla crisi nata nel 2007 negli Usa e poi diffusasi in Europa e nel mondo ma è accompagnata da una serie di proposte che riguardano sia l’Europa che l’Italia: due realtà da riformare da cima a fondo sotto il segno dell’economia di mercato.
Qui sotto pubblichiamo sia il programma del seminario che il testo del documento Visentini, dal titolo “Quattro scenari per l’Italia: politico, economico, sociale, culturale”