E’ guerra aperta in Medio Oriente e non si ferma l’escalation del conflitto tra Iran e Israele. Alle sette e mezzo di ieri sera l’Iran ha scagliato oltre 200 missili balistici su Israele con un attacco senza precedenti ma per fortuna con conseguenze limitate. Schegge o razzi sono caduti a Tel Aviv, vicino al Mar Morto, nel Sud di Israele e nella regione di Sharon. Dopo l’attacco Teheran ha avvertito: “La nostra operazione è conclusa ma se Israele intraprende nuove azioni, la nostra risposta sarà più potente e ridurremo Tel Aviv in cenere in una notte”. “L’Iran è ora in stato di guerra” ha sostenuto la Guida suprema iraniana Ali Khamenei minacciando tutti i Paesi che aiuteranno Israele. Ma la reazione del premier israeliano Netanyahu non si è fatta attendere: “L’Iran ha fatto un grosso errore e ne pagherà le conseguenze.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno a loro volta annunciato di aver ucciso a Beirut uno dei capi militari di Hezbollah, Muhammad Ja’ far Kasir, per 15 anni capo dell’Unità 4400.
Il Medio Oriente è diventato una polveriera e le prossime ore saranno decisive per capire se l’escalation si può ancora fermare o se tra Iran e Israele sarà guerra totale. In difesa di Israele è intervenuto il Presidente americano Joe Biden, secondo cui Teheran ha commesso “un grave errore”.