Questa mattina Roma si è svegliata con una sorpresa decisamente poco gradita: un guasto ferroviario ha paralizzato il traffico dei treni di Trenitalia da e verso le stazioni di Termini e Tiburtina, con oltre un centinaio di treni cancellati e ritardi fino a 4 ore. A complicare ulteriormente la situazione, i monitor informativi a Termini sono stati spenti, poi ripristinati, creando un vero e proprio caos. “Un’impresa privata ha piantato un chiodo su un cavo. Non è possibile investire miliardi per nuovi treni e infrastrutture e poi permettere che un errore banale, mandi in tilt mezza Italia”, ha spiegato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini che intanto non ha partecipato all’attesa conferenza stampa dedicata al lancio del nuovo brand dei treni regionali.
Anche se la circolazione è ripresa gradualmente intorno alle 9:30, le ripercussioni si avvertono ancora su gran parte della rete ferroviaria nazionale. “I colleghi di Rfi e Trenitalia si sono mobilitati tempestivamente e in forze per affrontare le criticità e gli impatti sul traffico ferroviario”, ha dichiarato Stefano Antonio Donnarumma, l’ad del gruppo Fs.
Essendo Termini e Tiburtina due snodi cruciali per il traffico ferroviario, il guasto ha avuto effetti a catena su altre stazioni e sull’intera rete dell’alta velocità, con cancellazioni e ritardi che hanno coinvolto molti treni in transito attraverso la Capitale.
Guasto Trenitalia: che cosa è successo?
Trenitalia ha segnalato una “disconnessione degli impianti” già dalle 6:30, impedendo il regolare flusso dei treni, senza però fornire ulteriori dettagli. Il blocco, che ha causato ritardi e cancellazioni per l’Alta Velocità, gli Intercity e i Regionali in gran parte d’Italia, è stato attribuito a un “guasto raro che ha interessato la cabina elettrica responsabile dell’alimentazione della circolazione nel nodo di Roma”. Lo ha detto l’amministratore delegato e direttore generale di Rete Ferroviaria Italiana, Gianpiero Strisciuglio, durante la presentazione del nuovo brand Regionale di Trenitalia. “È doveroso scusarsi per i disagi importanti della giornata. Siamo una grande azienda,” ha aggiunto l’ad di Rfi, “e non accettiamo che questo tipo di guasto possa avvenire, comportando disagi negli orari di maggiore congestione di traffico in alcune aree come il nodo di Roma, con effetti che non consentono il diritto alla mobilità delle persone.”
Sul proprio sito, Trenitalia sta aggiornando in tempo reale la lista dei treni cancellati e la situazione complessiva. “La circolazione è in graduale ripresa,” si legge in una nota delle Ferrovie dello Stato, “ma il traffico è fortemente rallentato” con treni ad Alta Velocità, Intercity e Regionali che continuano a subire ritardi, cancellazioni e variazioni di percorso. Ai viaggiatori è consigliato di riprogrammare i propri spostamenti.
Treni cancellati e in ritardo: disagi anche a Bologna, Napoli e Firenze
Il guasto non ha risparmiato nemmeno il nodo ferroviario di Bologna, dove si registrano cancellazioni e ritardi verso Milano, Torino e Venezia, così come Napoli Centrale, dove alcuni treni dell’alta velocità accumulano ritardi fino a 120 minuti. Anche Firenze Santa Maria Novella è affollata, con ritardi che superano i 140 minuti. In Umbria, la disconnessione degli apparati di circolazione ha avuto ripercussioni sia sulla direttrice per Roma da Perugia che da Orvieto, causando limitazioni e ritardi.
Inoltre, si sono verificati ulteriori guasti sulle linee adriatica e tirrenica, entrambi risolti in breve tempo: sulla Bologna-Ancona, la circolazione ha subito ritardi fino a 50 minuti, mentre sulla Pisa-Roma si sono registrati ritardi fino a 20 minuti a causa di un guasto a Gavorrano.
Problemi simili si sono verificati anche sulla linea Torino-Modane, tra Chiomonte e Salbertrand, per un altro guasto che ha richiesto l’intervento dei tecnici di Rfi. Trenitalia avvisa che anche i treni regionali potrebbero subire ritardi fino a 100 minuti.
Ritardo e cancellazioni treni anche per Italo
A causa del guasto ferroviario, molti treni Italo hanno subito cancellazioni e ritardi significativi. In particolare, la circolazione tra Roma Termini e Roma Tiburtina è stata sospesa dalle ore 06.30, causando variazioni di itinerario e ritardi fino a tre ore per i treni Italo. Alcuni servizi, spiegano sul sito, come quelli in partenza da Napoli e diretti a Venezia, sono stati cancellati, e i viaggiatori possono contattare il servizio assistenza Pronto Italo al numero 060708 per ricevere informazioni, supporto e opzioni di rimborso o riprogrammazione del viaggio fino alle ore 23 di oggi.
Il commento dell’ad Donnarumma sul caso
In questo contesto, l’ad di Fs ha colto l’opportunità di visitare la sala operativa per osservare di persona i “metodi, strumenti e risorse” utilizzati in situazioni di emergenza. Durante la sua visita, ha avuto modo di confrontarsi con colleghi che si sono dimostrati “preparati e motivati”, e ha mostrato un vivo interesse per i programmi di miglioramento attualmente in corso e quelli futuri.
Infine, ha ribadito l’importanza del Gruppo Fs, definito un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale nel settore dei trasporti, affermando che “tutti noi ferrovieri dobbiamo continuare a dare il massimo per migliorare sempre più con efficienza ed efficacia”. Ha concluso evidenziando la necessità di saper gestire imprevisti come questo con “lucidità e professionalità”.
Salvini spiega il perché del guasto dei treni: tutta colpa di un chiodo
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha puntato il dito contro una ditta privata per i ritardi che stanno facendo impazzire i pendolari: “Mi dicono che stanotte un’impresa privata ha piantato un chiodo su un cavo. E il tempo di reazione a questo errore? Non è stato all’altezza della seconda potenza industriale d’Europa. Il privato ne risponderà”. Ma le cose non si fermano qui: il problema è strutturale e i disservizi sono destinati a continuare dopo un’estate a singhiozzo per il trasporto ferroviario italiano. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti fa sapere anche di aver “chiesto nomi, cognomi, indirizzi e codici fiscali di quelli che non hanno fatto il loro lavoro, quando ci sarà questa conclusione lo saprò e lo saprete. Ho chiesto una verifica delle centraline di alimentazione in tutta Italia perché a questo punto non è possibile che un errore di un privato possa fermare mezza Italia”, ha concluso il ministro.
Aggiornato alle ore 17:16 di mercoledì 2 ottobre